Formulato a base di alginato e componenti enzimatici attivi, l’alginogel enzimatico rappresenta una soluzione innovativa nella gestione delle lesioni cutanee, grazie alla sua capacità di favorire un efficace controllo dell’essudato, supportare il debridement autolitico e creare un ambiente favorevole alla guarigione. Indicato per il trattamento di ferite acute o croniche, anche in presenza di infezione o biofilm, l’alginogel si distingue per la sua versatilità d’uso e la semplicità di applicazione. A raccontare i principali vantaggi di questa medicazione, anche alla luce dell’esperienza clinica quotidiana, sono Matrona Oliva (Infermiera Specialist, Responsbile ambulatorio infermieristico medicazioni avanzate Fondazione Policlinico Gemelli di Roma), Valentina Martin (Medico geriatra, Referente ambulatorio vulnologico di Treviso), Paolo Guffanti (Dirigente medico Chirurgia Generale Asl Cuneo 1).
Versatilità d’uso e praticità clinica anche a domicilio
Utilizzabile su un ampio spettro di lesioni – da quelle superficiali a quelle cavitarie, comprese ulcere, ustioni e lesioni fistolizzate – l’alginogel enzimatico si distingue per le sue caratteristiche di biocompatibilità, tollerabilità e maneggevolezza. Può essere utilizzato su diversi tipi di ferite, ulcere, ustioni sia superficiali sia cavitarie o anche lesioni dove sono presenti delle fistole
, afferma Guffanti, confermando la versatilità del dispositivo.
Un punto di forza ribadito anche da Martin: È un prodotto molto duttile, facile da utilizzare e da applicare [...] anche per i caregiver e quindi può essere utilizzato anche a domicilio
. La compatibilità con qualsiasi tipo di medicazione secondaria e la possibilità di impiego sotto bendaggio ne amplificano ulteriormente l’adattabilità clinica.
Particolarmente utile in presenza di ferite essudanti, infette o stagnanti, l’alginogel consente un’efficace gestione dell’essudato, riducendo il rischio di macerazione e salvaguardando il tessuto di granulazione. Guffanti sottolinea come il prodotto non danneggia il tessuto di granulazione, evita la macerazione e in più non è doloroso per il paziente
.
L’efficacia dell’alginogel enzimatico è confermata anche nel trattamento delle ferite infette croniche, in particolare in presenza di biofilm. Come spiega Guffanti, il prodotto aderisce in modo efficace al biofilm, favorisce il debridement autolitico e svolge un’attività antibatterica significativa senza favorire lo sviluppo di resistenze batteriche.
Nella gestione delle lesioni croniche complesse, l’alginogel si rivela particolarmente utile. Oliva racconta, ad esempio, di utilizzarlo attualmente su una paziente tetraplegica da 46 anni, con una lesione ormai fistolizzata con risultati positivi: la lesione non appare più infetta né compromette ulteriormente la condizione di fragilità della paziente. Un elemento, questo, che conferma il valore clinico del prodotto in contesti ad alta complessità assistenziale.
Un ulteriore punto di forza, evidenziato da Martin, riguarda l’accessibilità economica. Trattandosi di un prodotto non particolarmente costoso, risulta facilmente consigliabile e acquistabile, caratteristica che lo rende sostenibile anche in percorsi di trattamento di lunga durata.
La scelta di questo dispositivo è una scelta che va fatta in base al tipo di paziente e di lesione, e se usata bene, può essere sicuramente una chiave di gestione migliore da parte di noi operatori.
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