Il lavoro negli ospedali ormai è massacrante
e il personale sanitario dell'Ausl di Bologna è al collasso
, perché i Pronto soccorso sono presi d'assalto
e i reparti sono in forte difficoltà. Arriva dal sindacato Cisl-Fp il nuovo grido di aiuto per medici e infermieri degli ospedali bolognesi, alle prese con la nuova impennata di contagi che ha costretto la Regione a dichiarare zona rossa da giovedì 4 marzo.
Covid Bologna, Cisl Fp: subito nuove assunzioni di infermieri e OSS
Dopo un anno, segnala il segretario aziendale della Cisl-Fp, Michele Vaira, la pandemia non lascia respiro ai sanitari, che sono messi a dura prova dal punto di vista psico-fisico
.
Infermieri e operatori socio sanitari sono provati emotivamente e con questo ritmo non si sa se reggeranno fisicamente - avverte il sindacalista - le terapie intensive sono al collasso e soprattutto il personale dell'hub al Maggiore, che è pieno, è in difficoltà con doppi turni lunghissimi e a volte neanche il cambio per poter espletare i bisogni fisiologici. Questo è inammissibile
.
Secondo Vaira, era prevedibile che ci sarebbe stata la terza ondata e che avrebbe portato a una richiesta maggiore di ricoveri di pazienti covid. Già a novembre lo stesso direttore generale Bordon aveva ammesso che infermieri e operatori erano al collasso, ma all'epoca erano i reparti di medicina del Maggiore sotto pressione. Adesso lo scenario è diverso - afferma il sindacalista - sono coinvolte più unità assistenziali, oltre alle medicine trasformate in malattie infettive, e più presidi come Bazzano, Bentivoglio e Bellaria in un momento ancora più drammatico con la somministrazione del vaccino su tutto il territorio
.
Il Pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, continua il rappresentante della Cisl-Fp, è preso d'assalto in queste ore per le numerose richieste di assistenza dei cittadini per le cure e le diagnosi di Covid, facendo emergere ancora una volta che l'assistenza territoriale non è ancora in grado di soddisfare le richieste di aiuto da parte dei cittadini che si rivolgono ai propri medici di base senza passare dai Pronto soccorso cittadini
.
Per questo, secondo Vaira la rete territoriale sanitaria va rivista nella sua governance, affinché tutti i professionisti coinvolti siano messi in condizione di poter lavorare in sintonia senza dover passare dal Ps
. La Cisl-Fp di Bologna chiede dunque che vengano garantiti i riposi ai sanitari senza lunghe e doppi turni
e che venga potenziato il personale con nuove assunzioni sia di infermieri che di Oss
. Vaira chiede anche all'Ausl una ricognizione di personale là dove è in sofferenza di organico, non solo reperire personale da altri reparti in mobilità d'ufficio, chiudendo i servizi
.
Inoltre, il sindacalista reclama ancora una volta il riconoscimento dell'indennità di malattie infettive al personale di Pronto soccorso, igiene pubblica, assistenza domiciliare e 118 territoriale
. Il rappresentante Cisl sottolinea poi che a compromettere il tutto ci si mette anche la chiusura delle scuole
, con la necessità anche per il personale ospedaliero di accudire i propri figli in casa con la Dad, anche se i sanitari hanno la possibilità di poter far frequentare i figli in presenza
. Ma quella la previsione del Dpcm del novembre scorso non è semplice nella sua applicazione - afferma Vaira - inoltre ad oggi non si sa nulla sui congedi parentali
.
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