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COVID-19

Curva dei contagi in aumento tra i bambini

di Giacomo Sebastiano Canova

Nelle ultime settimane si è osservato sempre più un abbassamento dell’età medi dei nuovi contagiati, in particolare nella fascia d’età 0-19 anni, in quanto nella fascia d’età che va dai 0 ai 9 anni il numero dei nuovi contagi è quasi raddoppiato da dicembre e si è passati dal 4,48% dello scorso 9 dicembre al 5% del 20 gennaio fino al 7,22% del 6 febbraio. Seppur più lieve, si è registrato un aumento anche nella fascia d’età che va dai 10 ai 19 anni, dove si è passati dall’8,19% del 9 dicembre al 9,28% del 20 gennaio fino al 10,4% del 6 febbraio.

In aumento i casi di Covid tra i bambini, soprattutto in centro Italia

In Italia si sta osservando da due settimane un aumento dei contagi tra i bambini nelle fasce di età 0-5 e 6-10

Quelle appena citate potrebbero sembrare percentuali poco significative, ma in realtà possono destare alcune preoccupazioni soprattutto se si prende in considerazione quanto sta accadendo in alcuni stati quali Israele e Regno Unito. In particolare, in Israele nello scorso gennaio i casi delle fasce di popolazione 0-9 e 10-19 anni sono stati più di 50mila, superiori a quelli registrati in ciascun mese della prima e seconda ondata di coronavirus. I ricercatori hanno ipotizzato come questi dati possano essere frutto della diffusione della variante inglese, che attualmente sembra colpire maggiormente bambini e adolescenti.

In Italia un monitoraggio condotto su 11 regioni da parte dell’Associazione Italiana di Epidemiologia ha mostrato come il numero di contagi dell’ultima settimana di gennaio segnino un calo in tutte le fasce d’età, ma un aumento in quelle 0-5 e 6-10.

In particolare, l’analisi dei dati regionali mostra un aumento dei casi fra i bambini da due settimane in Lombardia, mentre in Emilia-Romagna la risalita è limitata agli under 5. Questo aumento, inoltre, è particolarmente marcato per la fascia 6-10 nelle Marche, in Umbria, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

Dal Regno Unito, invece, arriva una seria preoccupazione circa la presentazione di PIMS (sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica) con un’incidenza di circa cento bambini colpiti alla settimana. Questa sindrome, sebbene rara, può insorgere molto tempo dopo aver contratto il Covid-19 e richiedere il ricovero in terapia intensiva.

Anche in Italia si sta osservando un aumento di questa particolare presentazione: in una recente intervista Andrea Campana, primario del reparto di pediatria multispecialistica del Bambino Gesù, ha segnalato un lieve aumento dei casi di sindrome multi-infiammatoria sistemica da 4 casi nel corso della prima ondata a 7 negli ultimi 3 mesi del 2020.

Tutti questi dati osservati nel nostro Paese sono confermati anche da un recentissimo studio pubblicato su Science, il quale ha dimostrato come la trasmissione virale sia sostenuta principalmente dai gruppi di età giovanili, in particolare dalla fascia che va dai 20 ai 49 anni.

Nel dettaglio, i ricercatori sostengono come i meccanismi primari alla base dell'elevato numero di contagi tra la popolazione giovane siano principalmente tre:

  1. Rispetto alla popolazione in generale, in questa fascia d’età avviene la maggior parte dei contatti con altri adulti di età pari o superiore a 20 anni
  2. Sono più suscettibili a Covid-19 rispetto agli individui più giovani
  3. Si muovono di più, come dimostrato dall'aumento delle tendenze di mobilità per questi gruppi di età da aprile 2020

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