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COVID-19

Efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech contro le varianti

di Giacomo Sebastiano Canova

L’emergere di nuove varianti del SARS-Cov-2 ha destato numerose preoccupazioni sia nella comunità scientifica che nella popolazione in generali. Soprattutto, uno dei quesiti che subito ci si è posti è se i vaccini attualmente in fase di somministrazione siano efficaci contro tali varianti. In questo senso, uno studio recentemente pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine rassicura sull’efficacia del vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech contro le principali varianti virali attualmente in circolazione.

Vaccino Pfizer efficace contro le varianti di SARS-Cov-2: lo studio

In questo periodo si stanno diffondendo a livello globale nuove varianti del virus SARS-CoV-2 altamente trasmissibili, le quali sono state rilevate per la prima volta nel Regno Unito (B.1.1.7), Sud Africa (B.1.351) e Brasile (P.1).

Per analizzare gli effetti sulla neutralizzazione indotti dal vaccino BNT162b2 (prodotto da Pfizer-BioNTech), alcuni ricercatori hanno ingegnerizzato le mutazioni della proteina spike di ciascuna delle tre nuove linee in un isolato relativamente precoce del virus, producendo così tre virus ricombinanti che rappresentano ciascuno di questi lignaggi.

Successivamente è stato eseguito un test di neutralizzazione della riduzione della placca del 50% (PRNT50) utilizzando 20 campioni di siero ottenuti da 15 partecipanti allo studio 2 o 4 settimane dopo la somministrazione della seconda dose di 30 μg di BNT162b2.

I risultati che sono stati ottenuti sono ottimali, in quanto tutti i campioni di siero hanno neutralizzato in vitro in modo efficiente tutte le varianti virali. Inoltre, anche l’immunità delle cellule T può essere coinvolta nella protezione, in quanto l’immunizzazione derivante dalla somministrazione del vaccino ha stimolato le risposte dei linfociti T CD8 +, che hanno dimostrato riconoscere più varianti.

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