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COVID-19

Grace, il robot umanoide nato dalla pandemia

di Redazione Roma

La sua capacità di interazione sociale può alleviare il fardello degli operatori sanitari, sfiancati dalla pandemia, ha dichiarato il fondatore David Hanson. Vestita con un’uniforme azzurra, Grace parla tre lingue ed è stata progettata per interagire con gli anziani e le persone in isolamento a causa della pandemia.

Robot umanoide Grace pensato per affiancare anziani e persone in isolamento

Ha tratti asiatici, capelli castani lunghi che le arrivano al colletto della divisa ed è dotata di termocamera, installata sul petto, per misurare la temperatura e la reattività del paziente. Usa l’intelligenza artificiale per assistere i pazienti, parla fluentemente tre lingue (inglese, mandarino, cantonese) e afferma di potere fare terapia e supportare il lavoro degli operatori sanitari.

È il robot Grace, che la società canadese Awakening Health, in collaborazione con Hanson Robotics e Singularity Studio, ha intenzione di lanciare sul mercato sanitario, producendo in serie una versione beta entro agosto.

Inoltre, ci sono piani per distribuire il robot nel 2022 in località tra cui Hong Kong, Cina continentale, Giappone e Corea del Sud. Il costo non è noto.

Sono trascorsi quasi vent’anni dall’uscita del film “Io, robot”, il cui titolo rimanda alla trilogia dello scrittore di fantascienza Isaac Asimov, in cui vengono tratteggiate le tre leggi della robotica, che nella pellicola disciplinano il rapporto tra uomini e robot. Oggi è realtà, ma quando si parla di “infermieri robotici” la cautela è d’obbligo, considerando gli esiti non sempre soddisfacenti, come nel caso di Veebot.

In questo caso, però, Covid-19 ha accelerato l’intero iter, poiché Grace è pensato così da tornare utile soprattutto dove c’è necessità di affiancare gli anziani oppure coloro che sono sottoposti a regime di isolamento. E non è un caso che il suo vestiario sia ispirato a quello del personale sanitario (indossa un’uniforme azzurra da infermiera), poiché l’ambito di azione del robot è proprio quello nel quale si rende urgente un intervento non alla portata di un professionista “fisico” per motivi legati, appunto, al contesto pandemico.

Spiega David Hanson, Ceo di Hanson Robotics: La somiglianza di Grace con un operatore sanitario e la capacità di interazione sociale può alleviare il fardello degli operatori sanitari. In particolare, l’aspetto simile a quello umano agevola la fiducia e l’impegno naturale, perché siamo predisposti per le interazioni umane faccia a faccia, prosegue. Da parte sua, il robot umanoide Grace può simulare l’azione di più di 48 muscoli facciali principali e ha un approccio confortante (è stato progettato per assomigliare ai personaggi degli anime, i cartoni animati giapponesi, pertanto mixando lo stile asiatico e quello occidentale).

Il lancio di Grace giunge nel momento in cui l’impatto mondiale del coronavirus ha reso impellente la necessità di robot umanoidi, le parole di Kim Min-Sun, professore di comunicazione all’università delle Hawaii. Bloccate nelle proprie abitazioni per le restrizioni da Covid-19, tante – troppe – persone hanno avuto i loro stati mentali colpiti da pensieri negativi: Se possono ottenere supporto mediante l’implementazione di robot sociali in ambienti intimi, questo certamente avrà un impatto positivo sulla società, conclude il docente.

Giornalista

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