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COVID-19

Oms: sul Covid governi e persone non siano compiacenti

di Redazione

Mentre in Italia continua la discesa della curva epidemica delle sindromi simil-influenzali pur restando sostenuta l'incidenza dei casi - come emerge dalla settimanale sorveglianza integrata epidemiologica e virologica condotta dall'Istituto Superiore di Sanità attraverso il sistema nazionale RespiVirNet - il direttore generale dell'Oms ha rilanciato l'allarme secondo cui il virus Sars-CoV-2 continua a circolare in tutto il mondo e a mutare. Uccide ancora. Continuiamo pertanto a chiedere ai governi di mantenere la sorveglianza e il sequenziamento e di garantire l'accesso ai test, ai vaccini e ai trattamenti, ha dichiarato denunciando che meno di cinquanta Paesi nel mondo stanno comunicando i dati epidemiologici all'Oms. Seppur ampiamente sottostimati, i diecimila morti registrati a dicembre sono inaccettabili, ha ammonito.

Sars-CoV-2, Oms mette in guardia dal pericolo di sottovalutare l’infezione

tampone covid

L'Oms ha rilanciato l'allarme secondo cui il virus Sars-CoV-2 continua a circolare in tutto il mondo.

Stiamo entrando nel quinto anno di pandemia, sicuramente in una fase diversa, caratterizzata da un impatto ridotto rispetto al picco di Covid di qualche anno fa, ma il virus è ancora una minaccia per la salute globale.

Così la dottoressa Maria Van Kerkhove, l'esperta dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che dall'inizio dell'emergenza sanitaria segue l'evoluzione di Sars-CoV-2, nel corso del periodico aggiornamento con la stampa. Si dice preoccupata, perché è ancora una pandemia che causa troppe reinfezioni, ricoveri, morti e casi di Long Covid.

Lo ritiene inaccettabile, perché oggi esistono gli strumenti per prevenire i contagi, la malattia grave e le ospedalizzazioni. Mentre il virus continua a circolare sottotraccia in tutti i Paesi e la variante JN.1 è diventata dominante ovunque, l'esperta ricorda come oggi sia possibile proteggersi usando le mascherine laddove necessario, ventilando gli ambienti, sottoponendosi ai test, trattando la malattia e vaccinandosi ogni 6-12 mesi a seconda della categoria di rischio a cui si appartiene.

E mette in guardia dal pericolo di sottovalutare il Covid in una situazione attualmente caratterizzata dalla co-circolazione di molti altri agenti patogeni respiratori che causano un numero considerevolmente elevato di accessi nelle strutture sanitarie e decessi, mettendo in difficoltà i sistemi sanitari di molti Paesi che avrebbero invece dovuto uscire rafforzati dall'esperienza pandemica.

Quello che preoccupa è l'autocompiacimento. Non accetterò mai che esita un livello accettabile di morte per Covid. I governi non devono essere compiacenti – continua. - Le persone non devono essere compiacenti. Con il Covid abbiamo tutti vissuto qualcosa di traumatico. Il mondo si è spento, abbiamo perso milioni di persone care e miliardi di individui sono stati colpiti personalmente dal virus. Pertanto, non possiamo dimenticare.

Esprime preoccupazione sul fatto che troppe persone pensino che Covid-19 non sia più qualcosa di cui preoccuparsi e che abbiano bisogno di una nuova variante per ricordarsene e prendere sul serio questo virus: Preoccupa che vogliamo così tanto andare avanti. Che i governi, molti dei quali hanno cambiato leadership, siano andati avanti. Così rischiano di dimenticare gli ospedali strapieni, le tende nei parcheggi per i malati, i camion refrigerati che fungevano da obitori, i cimiteri e gli operatori sanitari esausti.

Non possiamo dimenticare chi è morto da solo e le persone che muoiono ora, migliaia ogni settimana, i ricoverati, le persone con Long Covid che lottano ogni giorno, esorta ribadendo che i ricordi ancora freschi dovrebbero piuttosto sostenere e finanziare migliori sistemi sanitari, nonché l'equità delle cure e la preparazione pandemica per le prossime minacce.

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