Nurse24.it

COVID-19

Telemedicina in aiuto ai pazienti affetti da fibrosi cistica

di Sandra Ausili

Nelle ultime settimane si sta parlando molto di cambiamento delle abitudini e la telemedicina, “sperimentata” in emergenza coronavirus, dovrebbe diventare, anche nel futuro, uno standard per tutte le persone fragili o affette da patologie croniche, aiutandole direttamente al loro domicilio senza che si debbano spostare. È proprio con un’attenzione particolare al presente ma con lo sguardo che punta al futuro che MedicAir e LIFC (Lega Italiana Fibrosi Cistica) hanno implementato un progetto di telemonitoraggio studiato appositamente per le persone affette da fibrosi cistica (che sono circa 6.000) proprio nel contesto dell’emergenza Covid-19.

Fibrosi cistica ai tempi del Covid-19, le problematiche principali

La Fibrosi Cistica è una grave patologia genetica dovuta alla mutazione di un gene chiamato Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator (CFTR), che determina la produzione di secrezioni di muco eccessivamente denso.

È una patologia multiorgano che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio, in quanto questo muco denso chiude i bronchi e porta ad infezioni respiratorie ripetute.

La persistenza dell’infezione e dell’infiammazione polmonare causa un deterioramento progressivo del tessuto polmonare e questa è la causa maggiore di mortalità del paziente FC.

I pazienti affetti da fibrosi cistica sono i maggiori candidati al trapianto polmonare, poiché i loro polmoni sono molto deteriorati. L’operazione permetterebbe loro di respirare in modo efficace e di vivere per un periodo medio-lungo. Si tratta di pazienti molto fragili, anche un piccolo raffreddore potrebbe causare dei danni molto importanti al loro apparato respiratorio; devono quindi essere controllati costantemente da medici specialisti fin dalla più tenera età (esiste almeno un centro di riferimento di fibrosi cistica per regione).

Purtroppo la situazione attuale non permette loro di poter accedere agli ospedali in modo sicuro, quindi la LIFC Nazionale (Lega Italiana Fibrosi Cistica), insieme alle LIFC Regionali - al momento 10 realtà su 21 - in collaborazione con MedicAir, ha sviluppato un progetto che permetta a questi pazienti di poter essere monitorati e curati direttamente al loro domicilio.