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Professioni sanitarie

Educatore Professionale in carcere: competenze e funzioni

di Carlo Scovino

Attraverso un processo di “cosificazione”, la persona reclusa viene “spogliata” (il sociologo E. Goffman parla di spoliazione) della sua soggettività, delle sue emozioni, della possibilità di poter “sentire” ed essere il suo corpo nella sua interezza. Il senso di straniamento e di estraneità si insinua lentamente lasciando la persona incarcerata in balia di una prospettiva senza speranza dove la parola orientamento, come possibilità di sospensione del pregiudizio e del riscatto, fatica a trovare uno spazio di nuove possibilità. Qualsiasi sia il reato commesso ogni essere umano ha diritto a mantenere la sua dignità che gli appartiene ontologicamente. La nostra Carta costituzionale, e altri documenti internazionali in materia di riabilitazione, dichiarano esplicitamente che la possibilità del processo riabilitativo deve essere sempre tenuta in considerazione superando l’idea della sola punizione, dell’afflizione, dell’esclusione e della mera custodia.

Educatore professionale figura cardine all’interno del sistema carcere

Il pedagogista F. Cambi afferma: Compito primario della pedagogia è – qui e ora – dar corpo a soggetti, gruppi, istituzioni capaci di “abitare” questa nuova frontiera. E abitare significa sentirla come il proprio habitat, attivandosi a comprenderla e a stare in essa in modo integrato e produttivo, secondo la logica di quel pluralismo che la contrassegna1.

Se vogliamo parlare di carcere e reinserimento in maniera efficace è necessario ridefinire le reti di incontri, le parole che usiamo, ecc. Il termine orientamento, per esempio, disegna un’attitudine alla scoperta oltre la dimensione limitante del pregiudizio: in esso risiede l’essenza della pedagogia e dell’educazione che, dimenticando la presunzione insita nell’idea di poter trasferire dall’alto nuovi modelli comportamentali, apre all’accoglienza disponendosi a trasformarsi in uno strumento funzionale alla ri-scoperta di sé.

L’educatore professionale è quindi una figura cardine all’interno del sistema Carcere nell’ottica della rieducazione prevista dall’Ordinamento Penitenziario declinata nell’agire intenzionale dell’educatore professionale finalizzato alla riabilitazione ed all’inserimento sociale del detenuto.

La formazione universitaria stessa (art. 3 del DM 520/1998) prevede all’interno del piano di studio un bilanciamento tra i settori scientifico disciplinari dedicati alla pedagogia, alla psicologia, alla sociologia, al diritto, alle materie Sanitarie e Professionalizzanti e alle materie Umanistiche.

La formazione dell’educatore professionale si compone perciò di varie discipline nell’ambito delle scienze umane e sanitarie (pedagogia, psicologia, sociologia, psichiatria, igiene, farmacologia...) e al contempo di altre nell’ambito delle scienze giuridiche (diritto amministrativo, pubblico, del lavoro, internazionale...), percorso di formazione che rende quindi l’educatore professionale il professionista ideale a portare le sue competenze in un ambito dove fortissima è la commistione, la compresenza e la reciproca influenza di questi ambiti.

Va sottolineato come l’ambiente carcerario sia particolarmente delicato anche nella quotidianità della vita degli operatori che vi lavorano per le tensioni e le sofferenze presenti, per la delicatezza della convivenza di tre aree (quella del trattamento coi Funzionari giuridico pedagogici, quella della sicurezza con la polizia penitenziaria e quella sanitaria con la sanità penitenziaria, oltre al SerD e alla psicologia clinica) e per la condivisione di alcuni aspetti della reclusione (ad esempio niente cellulari né apparecchiature elettroniche tranne i pc negli uffici con limitatissime possibilità di connessione, situazione questa comprensibile dal punto di vista della sicurezza, ma che certo non semplifica il lavoro. Utile sarebbe pensare supervisioni mono e multiprofessionali ad hoc.

Articolo redatto in collaborazione con:

  • Fulvio Pedrazzini | Educatore Professionale presso SC Ser.D Area Penale e Penitenziaria- Ser.D
  • Anna Ravera | Educatrice Professionale presso SC Ser.D Area Penale e Penitenziaria- Ser.D

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