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Salute

Nasce Salutequità: allarme per i pazienti non Covid

di Redazione

Salutequità il nuovo laboratorio italiano per l’analisi, l’innovazione e il cambiamento delle politiche sanitarie e sociali, che in occasione della sua presentazione ufficiale ha presentato il 1° Report “Equità di accesso alle cure e Covid-19” e annunciato le sue prime proposte per le Istituzioni.

Tonino Aceti presenta Salutequità

Tutelare il diritto alla salute - Spiega Tonino Aceti - elabora analisi basate sulle evidenze e valuta la capacità di atti, provvedimenti, politiche di tenere insieme due punti saldi fondamentali: salute ed equità. Siamo un’organizzazione che vuole valutare la qualità delle politiche pubbliche, contribuendo al loro miglioramento, ed essere anche un “laboratorio di idee” per promuovere l’innovazione - quella che serve davvero al Servizio Sanitario nazionale - al fine di dare concretezza ai suoi principi fondanti: equità, solidarietà e universalità. Ai dati e alle evidenze affianchiamo proposte specifiche rivolte alle Istituzioni, al fine di garantire un più alto livello di salute e di equità di accesso alle cure, anche alla luce della fase di “ricostruzione del Paese” e delle importanti partite che sono oggi sul tavolo, dalla prossima Legge di Bilancio, agli altri Dpcm, passando per il Recovery fund e il MES.

Dal 1° Report Salutequità emerge che durante la pandemia la riduzione delle attività ospedaliere nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, ha subito una contrazione pari a circa il 40%. Anche il numero di ricette per prestazioni specialistiche erogate è crollato mediamente del 58%, ovvero 13,3 milioni di accertamenti diagnostici e 9,6 milioni di visite specialistiche in meno. E la contrazione è stata diversa tra le Regioni: ad esempio in Basilicata -61% mentre in Lombardia, la Regione più colpita nella prima fase, -39% (quasi nella media nazionale).

Il tema delle disuguaglianze di salute in Italia è al centro dell’emergenza Covid, ma non solo – dichiara il Presidente Aceti – con l’evidenza sempre più drammatica di un nuovo profilo di iniquità di accesso alle cure tra pazienti Covid e non Covid. Nonostante il 2021 si stia già caratterizzando come un anno importante per la progressiva uscita dalla pandemia, dovrà anche caratterizzarsi per una seconda grande sfida da vincere assolutamente, quella del rientro dei pazienti non Covid nel circuito della presa in carico del SSN, praticamente pazienti ‘esodati’ nel 2020.

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