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Salute

Oms, le 5 P per un mondo diverso. Un mondo Più

di Monica Vaccaretti

Sfide ed opportunità post Covid: l'urgenza di rafforzare gli SDG per una migliore ripresa dalla pandemia è il tema della conferenza globale della G-STIC, Global Sustainable Technology and Innovation Community cui ha partecipato il Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità lo scorso 13 febbraio. Gli SDG sono 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile o Sustainable Development Goals. Si tratta di 17 punti individuati dall'ONU nel 2015, sottoscritti da 193 Paesi, da realizzare entro il 2030 con un approccio integrato e misure concrete.

Il testamento da lasciare in eredità alle generazioni future

Salute per tutti significa tutti: ricchi e poveri, nord e sud, est ed ovest.

Sconfiggere la povertà. Debellare la fame. Promuovere salute e benessere. Garantire istruzione di qualità. Raggiungere la parità di genere. Garantire acqua pulita e servizi igienico sanitari.

Ottenere energia pulita ed accessibile. Assicurare lavoro dignitoso e favorire la crescita economica. Promuovere l'innovazione delle imprese e migliorare le infrastrutture. Ridurre le disuguaglianze. Costruire città e comunità sostenibili.

Promuovere un consumo e una produzione responsabili. Lottare contro il cambiamento climatico. Difendere la vita sott'acqua. E la Vita sulla Terra. Promuovere la pace e la giustizia e realizzare istituzioni solide. Incrementare le partnership.

Nel programma di azione dell'Agenda 2030 la sostenibilità non è quindi solo una questione ambientale. È una questione di salute globale. L'obiettivo è quello di costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo più bello. Più equo. Più giusto. Più sicuro. Più sano. Semplicemente più tutto ciò che conta davvero per stare bene. E meno tante cose di cui non abbiamo bisogno o di cui abbiamo abusato, oltre ogni misura e perdendo il controllo, portando le nostre società e le nostre vite ad un livello insostenibile e intollerabile.

Gli SDG sono il testamento da lasciare in eredità alle generazioni future. Sono obiettivi che sentiamo presenti, urgenti, incalzanti, ci fanno pressione. Non sappiamo nemmeno se riusciremo a realizzarli, tanto le scadenze dei termini è vicina, ad una manciata di anni. Ad una mano e a due dita.

Sembra davvero poco tempo per tanta ambizione. Forse riusciremo soltanto a gettare le fondamenta e a costruire qualche impalcatura. Tuttavia, essi hanno valore perché rappresentano il lascito di gente del passato che, guardando ai propri errori e pensando al futuro, sogna la possibilità di tornare indietro sui suoi passi sbagliati andando avanti di pari passo con tutti e con un'andatura sostenuta ma sostenibile.

Per realizzare concretamente uno sviluppo sostenibile, occorre tenere in considerazione tutte le sue dimensioni. Economica, sociale ed ecologica. Sono stati individuati cinque concetti chiavi su cui è fondamentale focalizzarsi per raggiungere gli obiettivi. Sono cinque P che rappresentano la sintesi del progetto per porre fine davvero alla povertà e alle disuguaglianze, affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.

Persone. Prosperità. Pace. Partnership. Pianeta

Sono soltanto cinque parole, che dicono tanto. Dicono tutto del modo e del mondo in cui ciascuno vorrebbe vivere e della vita che chiunque vorrebbe avere. Sono cinque anche le priorità delineate dall'Oms per sostenere i Paesi nel loro percorso di realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG):

  1. Promuovere la salute con un cambio di paradigma per affrontare le cause alla radice delle malattie e degli infortuni
  2. Fornire assistenza sanitaria riorientando i sistemi sanitari verso l'assistenza sanitaria di base
  3. Proteggere la salute rafforzando l'architettura globale per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie
  4. Potenziare la salute sfruttando la scienza, la ricerca, l'innovazione, i dati e le tecnologie digitali e il partenariato
  5. Agire per la salute costruendo un'Oms più forte, più agile e finanziata in modo sostenibile

In ogni punto c'è salute. Non si tratta di una prospettiva univoca, di un'analisi di un'organizzazione di parte che legge e studia la realtà attraverso il focus di cui si occupa. La salute è inequivocabilmente un cardine, che tiene unito tutto il resto. Che sta alla base. Che è fondamento e dà sostegno ad ogni aspetto della vita umana e sociale.

La pandemia ci ha lasciato una lezione chiave. La necessità di rafforzare le difese contro le emergenze di ogni tipo e di costruire soprattutto sistemi sanitari resilienti. La pandemia di Covid-19 non è stata solo una crisi sanitaria. Ha causato una crisi economica, una crisi sociale, una crisi politica. Dimostra che quando la salute è a rischio, tutto è a rischio, ha dichiarato il Direttore Generale dell'Oms a tre anni di distanza dall'inizio della pandemia.

L'emergenza sanitaria internazionale – che tutti abbiamo vissuto, da una parte e dall'altra e in modi diversi - ha innegabilmente messo in luce, pur nella drammaticità dell'evento, che il mondo è stato in grado di unirsi per sviluppare vaccini, diagnostica e medicinali sicuri ed efficaci in tempi record. Ma ha aggiunto la distribuzione iniqua di questi strumenti salvavita è costata vite umane e ha prolungato la pandemia.

Ricordarci di quanto siamo stati capaci di fare, e in poco tempo, è pertanto una buona base su cui ripartire, nel post-Covid, tutti insieme verso altre sfide globali.

Salute per tutti significa tutti: ricchi e poveri, nord e sud, est ed ovest, ha ammonito ancora una volta Ghebreyesus secondo il quale occorre ora accelerare i progressi verso gli obiettivi di salute previsti dagli SDG, la copertura sanitaria universale e la resilienza alla pandemia. I sistemi sanitari devono essere sempre più resilienti, forti anche grazie alle innovazioni digitali, per non lasciare indietro nessuno.

È una sfida condivisa che l'Oms non può fare da sola ma si avvale della partnership efficace di agenzie internazionali che offrono supporto tecnico e finanziario. Sfruttare poi il potere dell'innovazione, della ricerca e delle tecnologie digitali, sulla base dei principi di equità e solidarietà, è la strategia dell'Oms per consentire ai sistemi sanitari di tutto il mondo di raggiungere più persone ovunque si trovino.

È la trasformazione digitale della salute, secondo le linee guida pubblicate dall'Oms già nel 2019 basate sull'evidenza per l'uso di strategie digitali basate sui telefoni cellulari per il rafforzamento del sistema sanitario, sulla base di esperienze raccolte in tutto il mondo. Le soluzioni tecnologiche innovative ed appropriate devono essere utilizzate ovunque.

A tal fine l'Oms e i suoi partner hanno istituito l'Hub per il trasferimento della tecnologia dell'mRNA in Sudafrica e lo sta facendo anche in altri 15 Paesi con il supporto di un centro di formazione sulla bioproduzione nella repubblica di Corea. Inoltre, sta attualmente creando una rete di ricerca e sviluppo dell'mRNA per facilitare ed accelerare lo sviluppo del prodotto e l'accesso a tecnologie innovative.

Collaborare in sinergia per il raggiungimento di obiettivi comuni è possibile. La pandemia ha lasciato indietro tante persone e ha indebolito, esaurendo energie e risorse, anche i sistemi sanitari più forti. Ha interrotto importanti campagne di vaccinazioni e di screening soprattutto nei Paesi più poveri. Tutto si è fermato.

Ora che la pandemia, pur non essendo finita, è in una fase diversa, forse migliore e ci lascia una tregua è tempo di risollevarci, di recuperare sistemi sanitari e persone, di promuovere un modo diverso di fare e dare salute. Di crescere insieme in modo sostenibile. Di ritrovare l'equilibrio creando nuovi equilibri.

Infermiere

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