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12 Maggio. Infermieri che giorno è oggi?

di Gianluca Auriemma

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Il risultato del sondaggio 2013

REDAZIONE. L'altro ieri, un pò per curiosità un pò ben sapendo che tipo di risultati avrei ottenuto, ho fatto un sondaggio tra i colleghi per capire in quanti fossero a conoscenza del fatto che oggi si festeggia la Giornata Internazionale dell'Infermiere. A questa precisa domanda, "quale ricorrenza c'è il prossimo 12 Maggio?", dei 30 intervistati solo in 5 (17%) hanno risposto che si festeggia il Nurses Day. La stragande maggioranza ha risposto che si festeggiava la Festa della Mamma (a proposito auguri alla mia e a tutte le mamme del mondo) 22 (73%) per la precisione. Ora non sono uno statistico e ammetto di avere poche conoscenze sulle varie dinamiche da seguire per una seria ricerca statistica, ma sono pronto a scommettere che a livello nazionale non sia poi così diversa la percentuale di conoscenza.

Logico farsi mille domande sul perchè, ed io me le sono fatte. Ad essere cattivo e a pensare male mi viene da dire che nel nostro paese le ricorrenze non hanno fascino senza una valenza economica. Forse se in futuro l'IPASVI o chi per esso deciderà di promuovere commercialmente la nostra festa, con conseguente vendita di gadget e riviste dedicate, ci sarà di conseguenza una maggiore promozione dell'evento. Poi penso che in fondo su internet il nostro Collegio la giusta promozione la fa e quindi sono fuori strada.

Passo alla seconda ipotesi dando la colpa alla Festa della Mamma. Fare il confronto tra festeggiare la propria mamma e la propria professione non reggerà mai, non c'è gara! Ma mi rendo conto di essere ancora una volta fuori strada perchè qui non si tratta di decidere per chi fare i festeggiamenti, qui si tratta di essere a conoscenza di una giornata in cui la nostra professione è messa in primo piano anche a livello mediatico. Una volta all'anno in cui possiamo autocelebrarci senza vergogna, in cui possiamo mostrare a tutto il mondo l'orgoglio di essere Infermieri.

Ed è qui che giungo alla risposta, almeno secondo il mio punto di vista. Oggi siamo una categoria disunita. Manca l'unione, l'armonia, il lavoro di gruppo, quella felicità, che in una professione come la nostra, deve essere intrinseca in noi stessi. Non fosse altro perchè un volto felice e un sorriso non forzato sono la migliore medicina nei confronti di chi soffre.

Ci ritroviamo ad affrontare una delle maggiori crisi economiche e morali che il nostro paese abbia mai vissuto. Ci troviamo smarriti dinanzi un futuro incerto, dove i tagli scellerati alla Sanità sono all'ordine del giorno.

Siamo in un conflitto perenne con la classe medica, una casta che mai cederà di un solo centimetro per la paura infondata di ritrovarsi nei reparti una categoria sempre più autonoma e indipendente. Siamo li in mezzo al guado, indecisi tra il crescere e il rimanere fermi nel nostro cammino.

Dobbiamo reagire, decidere di prenderci per mano l'uno con l'altro, fare quadrato e decidere di superare la barricata, quell'ultimo ostacolo che una volta superato ci darà il via per una crescita, un'autonomia e una realizzazione degna del nostro operato quotidiano. Dobbiamo fare tutti quel salto culturale in avanti che avverrà solo se tutti acquisteremo la consapevolezza e l'orgoglio dell'essere parte integrante di una grande professione.

Auguri a tutti noi!

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