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Protesta Infermieri

Mobilità, la protesta degli infermieri esiliati del Lazio

di Redazione

Vogliamo la mobilità. Così il Movimento Esiliati Lazio Sanità, che ha indetto - per il prossimo 20 ottobre a Roma - una giornata di mobilitazione in difesa di “un diritto prioritario sancito dalla normativa nazionale e che viene negato e omesso dalla Regione Lazio”.

Mels, il 20 ottobre una giornata di manifestazione per la mobilità

Il volantino della giornata di mobilitazione del Mels

Il Movimento Esiliati Lazio Sanità (Mels) ha indetto una giornata di mobilitazione in difesa dei centinaia di lavoratori e lavoratrici della sanità, vincitori di concorsi sul territorio nazionale, che chiedono di rientrare nella regione di residenza, come permesso dalla normativa nazionale sulla mobilità, ma negato e omesso dalla Regione Lazio.

Con l’appoggio del Movimento Infermieri Campania (Mic&Ps) e dell’Unione Sindacale di Base (Usb), il prossimo 20 ottobre a Roma il Mels manifesterà al grido del vogliamo la mobilità.

Alle 10.30 prenderà il via la manifestazione davanti alla sede del Consiglio della Regione Lazio, per l’avvio delle procedure di mobilità extraregionale art. 30 del DLgs. 30 marzo 2001, n.165 nella regione Lazio per tutto il personale del comparto con quota del 50% effettivo delle posizioni disponibili, in concomitanza alle procedure di stabilizzazione che avranno riservato l’altro 50% e per il ripristino della mobilità volontaria ccnl art. 19.

Nel pomeriggio, alle ore 15.00, sarà la volta della sede del Ministero della Salute, per la modifica del Dlgs. 114 del 2014 art. 4 comma 1, sulla necessità del nulla osta dell’Azienda cedente per la concessione della mobilità (emblematico il polverone sollevato nelle ultime ore dal caso della mobilità Federico II di Napoli).

Al fianco del Mels ci sarà anche Nursing Up, sindacato degli infermieri, che aveva già raccolto le storie degli infermieri esiliati e che si batte da molto tempo per migliorare le condizioni di lavoro degli infermieri nel Lazio – scrive Laura Rita Santoro del Coordinamento Regionale Nursing Up Lazio – perché gli Infermieri nel Lazio servono, ma nonostante questo si continua a gestire la sanità laziale con assistenza sanitaria esternalizzata, a costi stratosferici, senza curarsi del personale e delle relative necessità.

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