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Infermiera presa a calci e pugni

di Redazione

Calci e pugni ai danni di un’infermiera mentre era in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. La donna è stata aggredita da quattro persone, riportando traumi alla testa, al torace, agli occhi e contusioni in tutto il corpo.

Infermiera picchiata da 4 uomini a Napoli

L’episodio è avvenuto poco prima delle 2 del 5 dicembre, mentre l’infermiera stava rivalutando le condizioni di una giovane paziente nell’area non Covid dove, dopo molte insistenze, hanno fatto irruzione alcuni familiari della ricoverata, nonostante gli inviti del personale ospedaliero a non entrare. I parenti della paziente hanno accerchiato l’infermiera, percuotendola e colpendola in tutto il corpo.

Mi hanno aggredita alle spalle, urlavano che mi dovevano cavare gli occhi, racconta Loredana, che infatti ha riportato un trauma oculare, provocato dalle dita conficcate nell’orbita. Mi hanno rotto gli occhiali - continua - mi hanno strappato i capelli e continuavano a percuotermi anche quando sono intervenuti i colleghi e le guardie giurate per difendermi.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che, questa notte, hanno identificato due degli aggressori che verranno denunciati per violenza e lesioni mentre proseguiranno le indagini per le altre due persone coinvolte. La donna, medicata all’interno del Pronto soccorso, è stata refertata con una prognosi di 10 giorni e la direzione dell’ospedale Cardarelli, guidata da Giuseppe Longo, ha già denunciato l’accaduto con il proposito di costituirsi parte civile.

Saremo parte civile al fianco della collega, ma chiederemo alle autorità una grande severità e il rafforzamento dei servizi di vigilanza, che anche questa volta sono risultati insufficienti e inadeguati. Bisogna che gli ospedali siano presidiati da forze dell’ordine, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli infermieri di Napoli Ciro Carbone.

Indignazione e solidarietà anche da parte della FIALS, che auspica che venga applicata la nuova legge sulle aggressioni al personale sanitario. Attendiamo con ansia anche l'applicazione della norma per quanto riguarda la perseguibilità d’ufficio e non più a querela, nei casi di percosse (art. 581 codice penale) e di lesioni non gravi (art. 582 codice penale) a danno di un operatore sanitario, scrive la FIALS.

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