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Trento, infermieri pronti a scendere in piazza

di Redazione Roma

Stipendi bassi, carenza di organico, mancanza di turn-over. Nursing Up lamenta di non ricevere risposte da mesi e annuncia la mobilitazione. Seppur auspicando a breve un incontro chiarificatore. Replica l’assessore Segnana: La mobilitazione è nazionale e non attiene a questioni strettamente trentine.

Stipendi bassi e carenza personale, infermieri pronti a manifestare

Se non otterremo riscontri oggettivi, nei prossimi giorni valuteremo l’adozione di ogni ulteriore forma di protesta e lotta previste dal legislatore. Monta il malcontento nel Nursing Up che – come riporta il “Corriere del Trentino” – ha proclamato lo stato di mobilitazione degli operatori sanitari. Il sindacato di maggioranza degli infermieri trentini Nursing Up lamenta, infatti, di organici ridotti allo stremo, buste paga di 600 euro più basse rispetto ai colleghi altoatesini, problemi organizzativi, assenza di adeguato turn-over.

Sembra, insomma, che ad oltre un anno dall’inizio della pandemia il contributo fondamentale degli infermieri nella gestione dei malati possa essere accantonato. E il continuare ad essere inascoltati provoca frustrazione.

Spiega il coordinatore provinciale Nursing Up Provincia Trento, Cesare Hoffer: Da giugno a dicembre 2020 siamo scesi in piazza sei volte. L’ultima, in ordine di tempo, ci ha visti sotto gli uffici dell’assessorato alla Salute, ma dall’assessore alla Salute, Politiche sociali, Disabilità e Famiglia, Stefania Segnana, abbiamo ricevuto soltanto una serie di promesse.

Certo, l’autonomia della Provincia dovrebbe assicurare (nel tempo) migliori condizioni contrattuali. Ma questo non si verifica – riprende Hoffer – e tale condotta fa scendere l’appeal del nostro territorio e, in concreto, rende sempre più complesso trovare personale da assumere. Al contempo però Hoffer auspica che non si debba arrivare allo sciopero: Ho fiducia che entro la prossima settimana otterremo un incontro chiarificatore o, perlomeno, la replica per fissare una data.

Continua a puntare sulla sostanza, il Nursing Up Trento, e vorrebbe portare sul tavolo di discussione più di un punto fondante. Ad iniziare dal rinnovo contrattuale con l’armonizzare il contratto nazionale e quello provinciale di comparto. E ancora, focus sul rifinanziamento degli incentivi per la pandemia Covid nonché sull’estensione dell’indennità malattie infettive anche per il 2021 (in questi 14 mesi di emergenza gli operatori sanitari hanno ampiamente dimostrato competenza, impegno, senso etico e sacrificio, operando in una situazione di enorme stress psicofisico, con elevatissimi carichi di lavoro, spiega Hoffer).

A questo proposito, il coordinatore provinciale del Nursing Up Trentino rimarca: Proprio in quanto consci dell’importanza del nostro lavoro per l’intera comunità, chiediamo di ottenere migliori condizioni lavorative. Arriva quindi la risposta dell’assessore Segnana, che rammenta: La mobilitazione è nazionale e non attiene a questioni strettamente trentine. Ciò nonostante, per quanto concerne la Provincia autonoma di Trento, siamo a disposizione per un incontro. Al momento, però, l’agenda non riporta né date né appuntamenti certi e condivisi.

Il tempo passa, ma restare ferma è una convinzione dal parte del sindacato: Soltanto attuando una politica volta alla valorizzazione dei nostri professionisti sanitari ed ad assicurare adeguate assunzioni, potremo erogare ai nostri cittadini un servizio assistenziale e sanitario di qualità ed all’altezza delle loro aspettative.

Giornalista
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