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Concorso Infermieri

Ruggi rinviato a data da destinarsi, la rabbia dei concorsisti

di Redazione Roma

Con una lettera inviata alla redazione di Nurse24.it, il Movimento permanente infermieri chiede all’Azienda di rispettare i tempi di espletamento del concorso nella pubblicazione della graduatoria nonché la chiamata in tempi brevi dei vincitori e degli idonei. Concorso lungo che ha richiesto sacrifici. È necessario chiuderlo.

Concorso infermieri “AOU Ruggi”, gli idonei attendono chiarimenti

È stata rinviata la prova orale del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 160 posti di c.p.s. infermiere, cat. D, presso l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a Salerno. Ma da una lettera indirizzata alla redazione di Nurse24.it, redatta dal Movimento permanente infermieri per voce degli idonei alla prova orale – persone di cui tante provenienti da fuori regione che vedevano in questo concorso la possibilità di potersi riconciliare alla propria famiglia, si legge nella missiva – emergono alcune perplessità. Qualcosa che, viene ancora riportato, sembra molto più di una coincidenza.

Partendo dal principio, laddove i mittenti circostanziano: Il rinvio della prova orale è avvenuto martedì 5 ottobre 2021, solo tredici giorni prima dell’inizio dell’ultimo step che avrebbe permesso a tanti infermieri di rientrare in Campania, possibilità ora messa in pericolo, dopo tanti sacrifici lontani da casa. Molti candidati avevano già acquistato i biglietti del viaggio per la data prefissata. Verranno mai rimborsati questi soldi?

E ancora, lascia anche molti dubbi qualcosa che sembra molto più di una coincidenza: il rinvio della prova per motivi organizzativi, coincide con i proclami di molte sigle sindacali che stanno spingendo per una ricognizione dei precari e per un passaggio dei contratti a 36 mesi. Basti pensare che intorno alla metà di settembre il segretario aziendale del NurSind di Avellino, Michele Rosapane, aveva fatto notare: Ci sono aziende ospedaliere e sanitarie della Campania che rinnovano i contratti mese per mese mentre in altre regioni per gli operatori sanitari a tempo determinato sono stati previsti rinnovi per 36 mesi. Aggiungendo, altresì: In altre regioni però hanno fatto programmazione, prevedendo che i costi dei rinnovi a 36 mesi dei precari fossero finanziati anche (e soprattutto) da fondi propri regionali. Invece in Campania i precari continuano ad essere umiliati ed utilizzati come professionisti usa e getta.

Ed ecco che, nella lettera, ci si interroga: A cosa porterà tutto questo? Al reale e grande rischio per i futuri vincitori di concorso, che vedranno andare al vento tutti i sacrifici fatti per portare a termine le prove concorsuali. In attesa delle nuove date per l’espletamento dell’ultima prova del concorso, quale sarà il destino di questa graduatoria?. E ancora: Quest’ultima riuscirà a scorrere tutta dando la possibilità a chi da tanto tempo lavora fuori, di ritornare in patria? O resterà una mancata opportunità per tutti gli idonei al concorso che non troveranno spazio nell’organico dopo la stabilizzazione dei precari? Ma ad oggi la situazione è complessa, difficile per i lavoratori, che vedono tra loro aumentare un divario sempre più ampio e ostile.

Da qui, la richiesta veicolata attraverso la missiva: Il Movimento permanente infermieri chiede all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi di rispettare i tempi di espletamento del concorso con tempestiva pubblicazione della graduatoria nonché la chiamata in tempi brevi dei vincitori e degli idonei nella futura graduatoria, senza che essi vengano sorpassati dalla stabilizzazione dei precari. Parliamo di un concorso lungo che ha richiesto sacrifici che devono essere riconosciuti. E che va concluso.

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