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dalla redazione

A Genova i nuovi modelli organizzativi: ecco l'Ospedale per intensità di cura

di Fabrizio Patera

Cevasco2

L'incontro con i professionisti infermieri alla presenza del presidente nazionale Barbara Mangiacavalli e della dottoressa Isabella Cevasco Dirigente delle professioni sanitarie all'ospedale Galliera tenutosi a Genova il 28 ottobre scorso ha permesso di aprire e far conoscere nuovi scenari del SSR Ligure in tutta la Penisola.

GENOVA. Un'incontro chiave quello tenutosi il 28 ottobre scorso a Genova che ha visto alternarsi molte figure di riferimento nello scenario infermieristico regionale e nazionale. L'appuntamento organizzato dai collegi Ipasvi della Liguria, che hanno messo in piedi un Convegno per rilanciare la nostra figura profesisonale.

E' stata proprio la dottoressa Isabella Cevasco, Dirigente delle Professioni Sanitarie dell'Ente Ospedaliero Galliera a rappresentare il Modello Organizzativo presente nel nosocomio genovese.

ConvegnoGenova

Gli Infermieri presenti all'incontro genovese.

La strutturazione delle attività ospedaliere in aree differenziate secondo:

  • L'intensità delle cure;
  • Le modalità assistenziali;
  • La durata della degenza;
  • Il regime di ricovero.


 

Tutto ciò cosa permette?

Il potenziamento delle competenze delle singole discipline operanti trasversalmente nelle aree dei degenza.

  1. È incentrato sulle necessità del Paziente;
  2. Abbandona il lavoro centrato sui compiti e pone l'attenzione sul progetto di salute della persona;
  3. Lavora per processi ad alta integrazione multidisciplinare;
  4. Riorganizza e differenzia le responsabilità cliniche,gestionali e logistiche.


 

Come progettarlo?

  • Come processo unitario centrato sul Paziente;
  • Percorsi integrati;
  • Come processo assistenziale ( nursing modulare) omogeneo per livello di intensità;
  • Perfezionando i flussi informativi clinici(cartella integrata multidisciplinare).


La dottoressa Cevasco sottolinea l'importanza del Processo unitario centrato sul paziente ciò significa anche graduare l'intensità di cure per ogni singolo Paziente e quindi ai diversi gradi di instabilità clinica e complessità assistenziale ;ma anche rispondere in modo diverso con Tecnologie; Competenze; Quantità e qualità del personale assegnato.

Ecco come si presenta un Ospedale organizzato per diversi livelli di intensità di cura:

- LIVELLO DI COMPLESSITà ASSISTENZIALE (legata al livello di intervento sul paziente);

- LIVELLO DI COMPLESSITA' E INSTABILITA' CLINICA (legata all'alterazione dei parametri fisiologici).

La complessità assistenziale definisce il livello di performance necessaria a soddisfare i bisogni di assistenza infermieristica del singolo Paziente, che trova quindi, collocazione all'interno delle aree di degenza a seconda della necessità di intervento infermieristico.

 

Nuovi ruoli e Livelli di Responsabilità:

- Responsabile medico di livello;
- Responsabile medico di area;
- Responsabile singolo Paziente, Tutor medico

- Coordinatore Infermieristico/tecnico di Livello
- Coordinatore Infermieristico
- Infermiere di Processo
- Infermiere di settore/Tutors
- Infermiere receptionist
- Specialist Infermiere consulente

 

Strumenti:

- Il Briefing giornaliero;
- Cartella informatizzata integrata;
- Monitoraggio risultati (settimanale, trimestrale, annuale).

 

Punti critici...

Ogni modifica organizzativa nei servizi sanitari richiede di essere “metabolizzata” e:

- Genera resistenza;
- Richiede adeguamenti culturali;
- Solleva difficoltà di integrazione tra gruppi di lavoro allargati.

 

CREARE VALORE

Creare valore per il paziente significa riconoscere la sua individualità, soggettività, dignità e prendersi cura di lui personalizzando i piani di assistenza, mettendo in atto specifiche strategie centrate sugli effettivi bisogni.

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