Nurse24.it
scopri il programma della pediatric masterclass

editoriale

Finalmente gli Infermieri Italiani sui mass-media che contano, dalla Rai a La7

di Angelo

MangiacavalliTagadà3

La strada per il riconoscimento sociale della nostra professione passa anche da questo. Barbara Mangiacavalli per la prima volta nella storia dell'infermieristica nazionale sta portando la voce della categoria nelle trasmissioni radio-tv, sui portali web e sui giornali che contano.

ROMA. La strada per l'emancipazione sociale e per il riconoscimento professionale degli Infermieri Italiani è ancora lunga, ma siamo sulla giusta via per arrivare alla meta prefissata. Ieri a La7, durante la trasmissione Tagadà, è andato in onda un tentativo-farsa di attacco alla professione infermieristica ordito ancora una volta (per motivi personali?) dalla conduttrice e giornalista campana Tiziana Panella

Nonostante le sconclusionate domande poste in diretta dalla Panella a Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, l'obiettivo di far parlare gli Infermieri sui mass-media che contano è riuscito appieno. Finalmente riusciamo a parlare al popolo italiano e non solo al gruppo "ristretto" dei circa 440.000 infermieri oggi in attività nelle strutture pubbliche, in quelle private e in regime di libera professione.

MangiacavalliTagadà4

Barbara Mangiacavalli ce l'ha messa tutta, l'obiettivo è stato raggiunto: dare la voce agli Infermieri Italiani.

L'elezione di Mangiacavalli alla guida della FNC IPASVI nel 2015 è stata voluta anche per questo e oggi quella scelta paga. Infatti, oltre alla presenza degli Infermieri Italiani sui siti internet e sulle riviste di categoria, da qualche tempo, grazie anche alla passione e alla professionalità del collega Paolo Del Bufalo, assistiamo alla partecipazione costante dei "nurse" d'Italia sulle testate e nelle trasmissioni giornalistiche che contano: da Repubblica a Famiglia Cristiana, dal Corriere della Sera al Messaggero, dalla Rai a La7.

Nell'era dei media e dell'immagine non si poteva e non si può fare altrimenti per farsi ascoltare e, soprattutto, per farsi accettare.

E' questo il lato positivo della presenza di Mangiacavalli sui media di rilievo, al di là del suo linguaggio spesso fin troppo tecnico e scientifico, che corre il rischio di non essere compreso dal cittadino comune.

Purtroppo continuiamo ad assistere ad attacchi di qualche presidente di Collegio IPASVI che non ha ancora capito e fa finta di non capire la buona fede dell'azione della Federazione e del suo ufficio stampa. Ma anche questo fa parte del gioco. Quando, infatti, le cose vanno bene c'è sempre chi - per il tentativo inconscio di risalire sul tram perduto anni fa - dice il contrario.

Alla Mangiacavalli, che dovrebbe tirar fuori ancora più grinta (a La7 ha dimostrato di saperlo fare!) e tornare a parlare la lingua del popolo infermieristico (quella comprensibile anche alla base, oltre che all'utente-paziente), va tutto il nostro plauso e l'augurio di fare sempre di più e meglio.

Alcuni giornalisti avrebbero meritato "mazze e panelle" (come si dice al Sud) in tempi non sospetti. Probabilmente la loro crescita ne avrebbe giovato, ma non importa: anche i rimbrotti e le frasi sconclusionate della Tiziana di Tagadà hanno finito col dare rilievo alla presenza degli Infermieri italiani nel Sistema Sanitario Nazionale, a partire da quelli che operano in Triage fino ad arrivare a chi presta servizio sul territorio.

Scopri i master in convenzione

Commento (0)