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Editoriale

La comunità infermieristica di Ischia soffre, bisogna reagire

di Ferdinando Iacuaniello

Il suicidio di Mario, trovato morto in casa con la siringa ancora nel braccio - probabilmente con una dose letale di propofol - ha messo in discussione tutta la comunità ischitana.

Mario non è un martire, tantomeno un vigliacco

ospedale Rizzoli Ischia

L'Ospedale Rizzoli a Ischia

A pochi giorni dalla sua morte gli infermieri dell'ospedale Rizzoli d'Ischia hanno trovato la forza di esprimere la disorganizzazione che da anni, ormai, è l'unica certezza di professionisti in cerca di riscatto. Dalle pagine del giornale locale "Il Dispari" parte l'accusa: Mario vittima della sanità con la “zona disagiata”

Io Mario l'ho conosciuto, ho avuto il piacere di studiare con lui all'università. Sono stati anni indelebili, come indelebile è il ricordo della sua capacità di leggere e imparare all'istante. Una mente quasi sovrannaturale, una mente che forse si faceva troppe domande. Domande che probabilmente troppo spesso restavano orfane di risposta.

Non sapremo mai i reali motivi del suo gesto, ma sono sicuro che Mario abbia avuto problemi ben più grandi, probabilmente proprio radicati in quella sua profonda mente, che lo hanno portato a scegliere questo rifugio.

Mario era un tipo cazzuto, avrebbe rivoluzionato l'isola

Esatto, Mario non le mandava di certo a dire. Lo sanno tutti anche a Ischia, dove da novembre scorso era arrivato dopo 10 anni di servizio in sala operatoria al S. Orsola di Bologna. Lui, come riporta il Dispari, si lamentava, ma con cognizione. Avrebbe voluto solo continuare a lavorare da professionista e non da manovale. Ah, non era lui quello da spostare in Obi.

La sala operatoria di Ischia

Esatto, questo il problema, ma non è sicuramente il motivo del gesto di Mario. Nella sala operatoria di Ischia si è fermi all'infermieristica di 20 anni fa. Infermieri demansionati, costretti a fare pulizie, turnisti solo se faranno i bravi. Ma Mario ci sarebbe riuscito, avrebbe riportato ordine e grande professionalità. 

Vi chiedo solo di non usare Mario

Adesso tocca a voi, infermieri

Sì esatto, adesso che avete conosciuto meglio Mario, fatevi forza e non permettete più di essere semplicemente pedine, siate professionisti e pretendetelo. Lo meritano principalmente gli ischitani, lo meritate voi e lo merita anche Mario.

Noi di Nurse24.it ci siamo e ci saremo.

Ciao Mario!

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