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Infermieri

Proteggere la salute mangiando sano al lavoro

di Andrea Urso

Durante il lavoro quotidiano molto spesso risulta difficile riuscire a seguire una corretta e sana alimentazione, con la possibilità di finire a mangiare le solite cose: tramezzini, pizze, panini, snack, ecc. Questi cibi sono sicuramente buoni e appetitosi ma non rientrano in un’alimentazione salutare.

Per affrontare questo problema dobbiamo tenere presente che non tutte le tipologie di lavoro sono uguali, avendo un dispendio calorico differente. Se consideriamo l’indagine condotta dall’ISTAT  “Aspetti della vita quotidiana”  si evidenza che in Italia il pasto principale è il pranzo con un consumo allargato di cereali (pane, pasta, etc) e solo il 70 % consuma la colazione considerandolo un pasto fondamentale, il restante 30% salta il pasto o consuma una colazione non adeguata.

Si è notata una netta differenza di abitudini alimentari nella popolazione lavoratrice e non. Al fine di predisporre una corretta alimentazione ciascun lavoratore dovrebbe considerare le sue caratteristiche individuali (età, sesso, peso, struttura, ecc.) e alcuni fattori dell’attività lavorativa svolta (dispendio calorico, eventuali turnazioni, microclima, mansione svolta).

Tutto ciò è dettato dal fatto che alcune attività lavorative comportano un dispendio calorico maggiore di altre come ad esempio un impiegato avrà un dispendio calorico che varierà 1,3 - 1,8 kcal/min rispetto a un muratore che avrà un dispendio tra 3 e 8 kcal/min. 

Il microclima e il lavoro a turni (tra cui il turno notturno) hanno delle importanti ripercussioni sull’alimentazione e quindi sulla salute del lavoratore, in particolare il lavoro notturno può favorire l’incremento di peso  dovute alle calorie introdotte a alle fonte di stress.

Le raccomandazioni fondamentali per i lavoratori:

  1. Non saltare in nessun modo la colazione che sia varia nutriente.
  2. Nel caso in cui si consumi il pasto fuori casa si consiglia di non saltarlo mai; ove presente consumare il pasto presso la mensa aziendale.
  3. Prendersi il tempo necessario nel consumare il pasto  evitando che venga consumato in maniera frettolosa, ciò migliorerà anche la digeribilità evitando pienezza gastrica.
  4. Scegliere cibo che sia di facile digeribilità evitando grassi e accompagnandolo con verdure.

Fonti:

- Vinci F., Liotti F. L’alimentazione del lavoratore

- Perbellini L. L’attività lavorativa come fattore di rischio per l’obesità 2004 211-220

- INRAN  Linee guide per una sana alimentazione 2003

- Indagine Multiscopo ISTAT “ Aspetti della vita quotidiana”

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