Rimini. Un emendamento approvato in commissione Affari sociali della Camera al decreto Sanità vieta la vendita degli alcolici ai minori di 18 anni. Per chinon dovesse rispettare il divieto ci saranno multe che vanno da 250 a 1.000 euro (raddoppiate, con la sospensione per tre mesi dell'attività, in caso di ripetizione del fatto). Maggior controllo anche per i distributori automatici. Dovranno essere dotati di un sistema di rilevazione dei dati anagrafici mediante sistemi a lettura ottica dei documenti. In mancanza di questi sistemi, dovrà essere presente del personale addetto alla vendita.

E' arrivato, per fortuna, un tentativo per provare a contrastare un fenomeno in crescita, quello dell'abuso di alcol da parte di ragazzi minorenni. Una volta c'era l'abitudine di consentire ai giovani di bere un modesto quantitativo di vino o birra a tavola.

In questi ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale l'uso di queste bevande lontano dai pasti. In maniera paritetica è cresciuto anche il consumo dei super alcolici, dannosi per i comportamenti sociali dei ragazzi e delle volte letale per la salute degli stessi.

Curioso notare come a livello Europeo, questi problemi venivano catalogati come questioni appartenenti solo ai paesi Anglosassoni e in genere al Nord Europa e dell'area Sovietica. Da parecchi anni il fenomeno si è esteso anche nei paesi del mediterraneo.

Difficile capire la causa. Probabilmente il cambio generazionale unito ad un mondo sempre più tecnologico e senza più limiti e frontiere hanno contribuito a far esplodere un modo di vivere che è solo uno dei tanti campanelli d'allarme che proviene dal pianeta giovani.

Altra causa, non meno grave, è il fondamentale ruolo di educazione ed istruzione delle famiglie e delle scuole. Ruoli che spesso risultano assenti o inefficienti. Basterà il solo controllo dello Stato?