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Riportare il paziente al centro della Medicina

di Redazione

Le grandi conquiste di scienza e tecnica hanno permesso di allungare di molto la durata della vita media, ma tutto ha un prezzo e lo scotto da pagare, spesso, è quello di un percorso di cura disumanizzato. È per riflettere su questo tema che Mario Calabresi, direttore di Repubblica, con il patrocinio del Comune di Bologna, ha pensato ad una giornata di dibattito dal doppio registro, mettendo a confronto il rigore scientifico dei professionisti della salute con un propagatore di sentimenti quale è il cinema.

Le mani

Il 12 novembre, presso la Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio a Bologna, avrà luogo "Secondo Natura, la medicina tra high tech e sentimenti", una giornata di pubblico dibattito sulla progressiva tecnologizzazione dei processi di cura - sempre più complessi e incomprensibili, sempre più affrancati dalla relazione tra malato e operatore sanitario - e la loro burocratizzazione per cui il Ssn passa dall’essere un esempio di presa in carico della sofferenza ad un ingranaggio meccanico e spesso controverso.

Bologna, 12 novembre: Secondo Natura, la medicina tra high tech e sentimenti

"Quando parliamo di medicina parliamo sempre di successi tecnologici o di costi e budget - afferma Calabresi, direttore di Repubblica e promotore dell'evento - Stretti in un discorso pubblico che dimentica l’unico protagonista, il malato. Cos’è bene per lui? Cosa succede nella sua vita dopo l’incontro con la malattia? E come fa un Ssn ingessato dalle costrizioni di bilancio a occuparsi di lui?".

Questi i quesiti che muovono "Secondo Natura", giornata durante la quale i professionisti della sanità, coloro che governano gli strumenti della nuova medicina (terapie, farmaci, diagnosi e accesso alle cure) si confronteranno con il linguaggio del cinema, capace di raccontare i sentimenti che inevitabilmente accompagnano il malato nella sua battaglia.

Una giornata di cinema, dunque - verranno proiettati due film: “Decoding Annie” (Bernstein 2013) e “Non lasciarmi” (Romanek 2010) - ma anche di grandi riflessioni, con gli interventi, tra gli altri, di John Harris, professore all’Università di Manchester e uno dei più grandi bioeticisti mondiali, Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Stato-Regioni che ha appena definito i nuovi Lea (livelli minimi di assistenza), Mario Melazzini, direttore generale dell’Agenzia del farmaco, l’artista Alessandro Bergonzoni, ma anche di attori come Neri Marcoré e Francesco Pannofino.

Il programma dell'evento

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