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Intervista ad Andrea Cecconi, deputato del Movimento Cinque Stelle

di Domenica Servidio

Andrea Cecconi, deputato pesarese eletto lo scorso 5 Marzo 2013 per il Movimento 5 Stelle e membro della commissione Affari Sociali, si è sottoposto all’intervista di Nurse24. Cecconi, è uno dei rappresentanti al Governo della categoria infermieristica e per questo, siamo stati ben lieti di conoscere i programmi che sta portando avanti in questi primi quattro mesi di legislatura.

Cecconi Deputato Infermiere Movimento 5 stelle

Afferma: “La professione infermieristica ha urgente bisogno di recuperare la dignità che merita”. Prima di diventare infermiere ha svolto anche altre attività: magazziniere, meccanico ed operatore socio sanitario. Si è laureato con lode in Infermieristica presso l’Università Politecnica delle Marche e lavorava prima del suo nuovo incarico, a tempo indeterminato nella Azienda Sanitaria della sua città. Padre da Gennaio e simpatizzante di Beppe Grillo fin dall'apertura del suo Blog e aderente al Meetup di Pesaro dal 2009 anno in cui è stata presentata la Lista Civica 5 Stelle alla quale si è candidato. Ma passiamo alle domande.

Lei è stato nominato Deputato della XVII Legislatura della Repubblica per il M5S. Quali sono le sue impressioni dopo questi primi quattro mesi di lavoro?

Ovviamente, i primi tempi in Parlamento sono un’esperienza fortissima, a tratti surreale. Da infermiere sono abituato a cambiare ambiente di lavoro e ad adattarmi alle novità, perché ogni reparto è un piccolo mondo a sé. Certo questo è stato un salto più drastico del solito. In oltre 3 mesi di lavoro ho dovuto constatare sulla mia pelle quanto il Parlamento, che dovrebbe essere l’organo di espressione della democrazia per eccellenza, sia ingabbiato in strutture burocratizzate e regolamenti che lo rendono lento e troppo spesso poco recettivo. Sul piano del lavoro di Commissione poi, il contatto con le realtà politiche che hanno contribuito a rendere così critica la situazione del nostro Paese è una esigenza continua e talvolta costruttiva. La grande risorsa con cui mi trovo ad interfacciarmi continuamente è il personale tecnico degli uffici legislativi, dove ho trovato una miscela di competenza, passione e gentilezza che ha dell’incredibile.

Prima di oggi l'opinione pubblica ha sempre pensato che il miglioramento della professione infermieristica sarebbe avvenuto solo avendo dei rappresentanti in parlamento. Secondo lei è questa la strada giusta? O forse bisogna aspettare il primo ministro infermiere?

La professione infermieristica ha urgente bisogno di recuperare la dignità che merita, non credo ci siano dubbi al riguardo. Al momento abbiamo un ministro della Salute che non ha mai indossato un camice, non penso si possa aspettare che prenda una laurea e che inizi a lavorare in corsia: è tempo di agire, per quanto possibile. Sicuramente un infermiere tra gli scranni di Montecitorio è un plus valore per gli interessi di categoria che può fare molto a questo fine.

Sapere, Saper fare e saper essere - è alla base dell'infermiere, ha influenza nel sua quotidianità di deputato?

Certo! Quando si impara a lavorare seguendo dei punti cardine di umiltà come quelli della mia professione non è più possibile perderli di vista anche nel momento in cui le esperienze di vita portano verso realtà lavorative del tutto differenti. Rimangono i miei punti riferimento anche ora che sono Deputato. Studio, mi informo, lavoro per migliorarmi ogni giorno e non dimentico mai il ruolo di grande responsabilità che rivesto.

Attualmente tanti neo-laureati infermieri non trovano lavoro.Il Governo proporrà qualcosa per rispondere alla crisi?

Il problema dell’occupazione giovanile è spavento e trasversale. Purtroppo, al momento questo Governo ha offerto misure immediate per una fascia di popolazione poco istruita e specializzata, dimenticando le professionalità come quelle degli infermieri. Il vero problema è il concetto di cura e di salute pubblica che troppo spesso ha perso di vista l’importanza del ruolo dell’infermiere nel percorso di guarigione del paziente. Dalle nostre Università escono esperti professionisti della salute e non è più possibile ignorarne l’importanza strategica.

Ha un progetto che le sta a cuore e vorrebbe si realizzasse per la categoria che rappresenta?

Nel settore sanitario esiste una disparità di trattamento contrattuale eccessiva tra i medici e gli altri operatori, proprio in virtù di un diverso inquadramento professionale al livello di CCNL. L’aspetto che sicuramente risulta più distorto è quello dell’attività libero professionale in orario extra lavorativo, vietatissima per gli infermieri ma ammessa e talvolta fattivamente sostenuta per i medici. Il riconoscimento della dignità professionale parte da un abbattimento di questa disparità a mio avviso.

Chi è il Deputato Cecconi? In 140 caratteri.

Sono una persona come tante altre. Ho passione per il mio lavoro, la giusta dose di umiltà per poter crescere ogni giorno, tanta voglia di rimboccarmi le maniche ed alcune buone idee che non vedo l’ora di realizzare. Credo in un concetto di salute che trascenda dalla sola cura del sintomo per abbracciare la vita e l’essere umano nella sua interezza.

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