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Infermieri. Educazione alla salute, di nostra competenza

di Rosario Scotto di Vetta

Promuovere e proteggere la salute della gente durante tutta la loro vita con la riduzione dell’incidenza delle principali malattie e lesioni ed alleviare le sofferenze che esse causano è una missione ancor più importante di curare. Il fondamento etico di Salute 21 considera la salute come un diritto fondamentale dell’uomo. Inoltre appoggia l’equità nella salute e la solidarietà nelle azioni fra e all’interno di tutti i Paesi e i loro abitanti affinché la salute sia sempre in continuo sviluppo. Anche secondo il paradigma della salute individuale e collettiva dell’O.M.S. “le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno”.

In quale scenario va ad inserirsi la specificità infermieristica?

Con l’educazione alla salute si vuole aumentare la coscienza individuale relativamente alla propria salute, migliorare la consapevolezza dell’utente favorendo il cambiamento di abitudini.

L’operato dell’infermiere si applica dalla prevenzione, quale insieme di interventi centrati sulla rimozione delle cause di malattia, alla promozione della salute quale processo che consente alle persone di acquisire un maggior controllo della propria salute e di migliorarla.

Nel profilo professionale dell’infermiere si parla di “assistenza infermieristica preventiva” infatti la prevenzione delle malattie è una delle principali funzioni dell’infermiere insieme all’educazione sanitaria.

Ad accentuare il concetto è anche il codice deontologico recitando che “l’assistenza infermieristica è al servizio della persona e della collettività e che si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari, di natura tecnica, relazionale ed educativa”.

Nel passato l’igiene pubblica era orientata alla prevenzione e al controllo delle malattie infettive mediante interventi diretti sulla persona, sull’ambiente con l’isolamento, la contumacia, l’educazione sanitaria su l’igiene personale, la lotta alla denutrizione, l’areazione e illuminazione, lo smaltimento dei rifiuti.

Oggi, l’igiene pubblica invece basa tutte le sue risorse all’educazione sanitariasui comportamenti e stili di vita con interventi di sorveglianza sulla persona, sulla comunità, sull’ambiente orientati su ampie analisi epidemiologiche e sulla valutazione dei fattori di rischio.

Con l’educazione alla salute si vuole aumentare la coscienza individuale relativamente alla propria salute, migliorare la consapevolezza dell’utente favorendo il cambiamento di abitudini con saggia decisione. Promuovere un cambiamento sociale in grado di modificare la qualità di vita è un compito molto difficile e l’infermiere, come poche altre figure professionali, può essere determinante.

E’ sempre molto complesso raggiungere le finalità nonostante il forte impegno multidisciplinare poiché si va ad incidere su tutta la personalità dell’individuo, oltre che sulle conoscenze e sulle motivazioni individuali. Forti sono le resistenze e i vissuti personali così come le dinamiche emotive ed inconsce difficilmente controllabili.

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