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anatomia

Reni

di Alessandro Valentino

I reni sono due strutture parenchimatose di colore rosso scuro situate lateralmente alla colonna vertebrale in sede retroperitoneale, tra il peritoneo e la parete posteriore dell’addome. Costituiscono, insieme alle vie urinarie - rappresentate da ureteri, vescica ed uretra - l’apparato escretore o urinario. Hanno la funzione di produrre l’urina, regolare il volume e l’osmolarità dei liquidi corporei, regolare l’equilibrio acido-base ed idro-elettrolitico, produrre ormoni ed eliminare i cataboliti.

Anatomia del rene

I reni hanno forma grossolanamente a fagiolo, sono compresi tra la XI° vertebra toracica e la III° lombare e le dimensioni (ca 12 cm x 6.5 x 3 di spessore) sono leggermente maggiori nel maschio, con peso che varia tra i 125-170 grammi e i 115-155 nella femmina.

Anatomicamente si distinguono la zona corticale, più esterna, e la zona midollare, interna, che appare formata dalle piramidi renali che, attraverso i calici renali, convogliano l’urina nella pelvi renale e da qui nell’uretere.

I reni sono avvolti da una capsula adiposa e contenuti nella loggia renale, delimitata dalla fascia renale, di natura connettivale, che, unitamente al peduncolo vascolare, li mantiene in sede. I vasi sanguigni - arteria e vena renale - unitamente ai nervi ed ai vasi linfatici, penetrano nei reni attraverso l’ilo, situato nel margine mediale.

Abbiamo detto che è possibile distinguere due zone, la corticale, periferica, e la midollare, centrale. La corticale forma le colonne renali del Bertin, che si dirigono verso il seno renale interponendosi tra le piramidi del Malpighi. La midollare è composta dalle piramidi, l’apice delle quali è rivolto verso il seno renale.

La vascolarizzazione renale, per permettere la funzione di produzione di urina e controllo dell’omeostasi corporea, è ricchissima ed i reni filtrano circa 1200 ml di sangue al minuto, ricevendo il 20% della gettata cardiaca.

L’innervazione è data dai rami del plesso celiaco, dai nervi splancnici ed aortico renale, che formano il plesso renale seguendo il decorso dell’arteria renale.

L’unità anatomica microscopica fondamentale e funzionale del rene è rappresentata dal nefrone; ogni rene contiene circa un milione di nefroni che sono composti dal glomerulo e dal tubulo.

Il glomerulo, contenuto nella capsula di Bowman, è formato da vasi capillari raggomitolati con origine dalla arteriola afferente e che confluiscono nella arteriola efferente. Il tubulo sfocia nei dotti collettori.

La capsula di Bowman ha la funzione di raccogliere la pre-urina filtrata dai capillari che compongono il glomerulo e riversarla all’interno dei tubuli renali, che appaiono formati da diversi settori: il tubulo contorto prossimale, la branca discendente dell’ansa di Henle, quella ascendente ed il tubulo contorto distale.

Funzioni dei reni

Adiacente al tubulo contorto distale e le arteriole esiste l’apparato iuxtraglomerulare che, tramite le cellule iuxtaglomerulari che producono la renina e la macula densa, regola la funzione renale.

Questa è quindi, mediante i nefroni, principalmente l’eliminare i prodotti del catabolismo ed il controllo del volume globale ed il PH dei liquidi organici, controllando il bilancio idro-elettrolitico, la produzione e riassorbimento di bicarbonato; inoltre ha funzione endocrina producendo eritropoietina e renina. Tutto ciò si traduce indirettamente nel controllo della pressione arteriosa, tramite il sistema renina-angiotensina-aldosterone e nella produzione degli eritrociti.

Il rene regola l’equilibrio idro-elettrolitico controllando la concentrazione degli elettroliti, oltre che dei liquidi corporei, tra tutti: sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo e bicarbonato. Regola, inoltre, il contenuto di glucosio, riassorbendolo a livello tubulare; valori glicemici superiori a 180 mg/dl inficiano la capacità di riassorbimento delle cellule tubulari causando glicosuria per passaggio di glucosio nell’urina.

Il riassorbimento di liquidi, elettroliti, glucosio ed aminoacidi avviene per la maggior parte a livello del tubulo prossimale; principalmente il riassorbimento del sodio avviene tramite un meccanismo attivo con conseguente consensuale passaggio di cloro ed acqua. Da ricordare, infine, la produzione renale di prostaglandine e la sintesi, a partire dalla vitamina D, di 1,25-diidrossicolecalciferolo, che rientra nel metabolismo calcio-fosforo.

  • Articolo redatto con la collaborazione di Sara De Stefani, UO Anestesia e Rianimazione Rimini/Riccione/Cattolica, AUSL della Romagna
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