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Sindrome arto fantasma e qualità di vita della persona


L’amputazione di un arto cambia la vita della persona sotto molteplici punti di vista, dallo svolgimento delle attività di vita quotidiana fino all’immagine e la stima di sé. L’obiettivo di questa tesi è capire quanto la Sindrome dell’Arto Fantasma influisca sulla qualità di vita del paziente, individuare quali sono le maggiori difficoltà da affrontare e cosa può fare concretamente l’infermiere per assistere al meglio la persona.

Tesi infermieri: Sindrome arto fantasma e qualità di vita della persona

Al fine di capire quanto la sindrome dell’arto fantasma influisca sulla qualità di vita del paziente e il ruolo dell’infermiere, per la stesura della tesi di laurea in Infermieristica "Non è solo nella tua testa: come la sindrome dell'arto fantasma cambi ala qualità di vita della persona" sono stati selezionati articoli da banche dati, riviste e consultati libri di testo in modo da conoscere a fondo il fenomeno ed individuare le problematiche più rilevanti.

La qualità di vita è fortemente influenzata dalla Sindrome dell’Arto Fantasma, soprattutto se dolorosa. È fondamentale che tra l’infermiere e il paziente si instauri un rapporto di fiducia e che quest’ultimo riesca ad esternare i propri dubbi e le difficoltà in modo da farsi aiutare al meglio.

L’infermiere spiega al paziente come prendersi cura del moncone, quali sono le possibilità di trattamento del dolore, farmacologiche (da valutare con il medico) e non farmacologiche; invita il paziente a prendersi cura di sé e mette in evidenza i punti di forza della persona per favorirne la resilienza.

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  • Autore: Matilde Riello
  • Relatore: Juri Gorelli
  • Università: Università degli Studi di Siena
  • Anno accademico: 2017/2018
Category : Area chirurgica