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COVID-19

Efficacia di Remdesevir contro l'infezione da Sars-Cov-2

di Daniela Berardinelli

Il farmaco Remdesevir, antivirale il cui meccanismo d’azione consiste nel bloccare l’enzima RNA polimerasi, già studiato in vitro contro il Sars-CoV-1 e la MERS, sembra avere delle risposte promettenti anche per l’infezione da Sars-CoV-2. I dati arrivano da un articolo recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, che tramite uno studio randomizzato controllato ha coinvolto 1062 pazienti, di cui 541 trattati con il Remdesivir e 521 con un placebo.

Benefici terapeutici di Remdesevir nell’infezione da Sars-CoV-2

Remdesevir, uno studio ne conferma l'efficacia nel trattamento di Covid-19

Da questo studio emerge che i pazienti trattati con il Remdesevir guariscono più precocemente (dove la guarigione è intesa come la non ulteriore necessità di ricovero ospedaliero o di terapia con ossigeno o di ulteriori cure mediche) rispetto a coloro che non lo ricevono (10 giorni vs 15).

Anche la mortalità appare ridotta, secondo le curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier, illustrate nello studio, con la somministrazione del Remdesevir si ha una mortalità del 11,4%, mentre con il placebo del 15,2%.

Il Remdesivir sembra essere efficace anche nella riduzione dei giorni di degenza e sulla necessità di supporto respiratorio, ovvero coloro in trattamento con il farmaco necessitano di ossigeno terapia per un numero di giorni inferiore rispetto a coloro che non lo ricevono.

I benefici terapeutici del Remdesevir appaiono maggiori con una somministrazione precoce, ma anche i pazienti più gravi, ovvero coloro che all’ingresso nello studio erano sottoposti a ventilazione meccanica o a ECMO (ossigenazione extracorporea) necessitavano di queste terapia salvavita per un numero inferiore di giorni rispetto a coloro che venivano trattati con un placebo.

Nonostante la positività di questi dati è necessario però ricordare che il solo farmaco non è efficace nella cura contro il Covid, anche se la sua valenza è stata dimostrata anche nei pazienti che ricevevano in aggiunta il desametasone come già dimostrato dal RECOVERY trial, facendo suppore una buona sinergia fra i due farmaci.

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