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Lombardia: sì a tampone in parafarmacia e con infermieri

di Redazione Roma

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, che chiedeva l’estensione del servizio tamponi alle parafarmacie e agli infermieri liberi professionisti. La deputata Mammì (M5S): Plauso per la Lombardia. La professione infermieristica, esercitata in modalità libero professionale, si contraddistingue per flessibilità e snellezza organizzativa.

In Lombardia tamponi anche nelle parafarmacie

In Lombardia, tamponi rapidi anche nelle parafarmacie e infermieri per emissione del Green pass

Un deciso passo in avanti, aspettando una legge che sancisca il placet definitivo. Si può riassumere così il via libera, in Lombardia, ai tamponi anche all’interno delle parafarmacie. Il Consiglio regionale, infatti, ha approvato la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, che chiedeva l’estensione del servizio tamponi alle parafarmacie. La proposta è passata con 30 voti favorevoli e 26 contrari. Dunque, nei prossimi giorni verrà emessa una disposizione che renderà ufficiale l’ampliamento dell’offerta di test antigenici per i cittadini. Non soltanto punti tamponi di Agenzie di tutela della salute e farmacie, ma anche – appunto – di parafarmacie (la Lombardia ne conta circa 500, di cui 150 in provincia di Brescia).

Plauso per la Lombardia, apprendendo con grande soddisfazione che nella seduta di Consiglio regionale di ieri è stata approvata la mozione pentastellata che consente di effettuare i tamponi antigenici rapidi nelle parafarmacie e consente, inoltre, agli infermieri liberi professionisti – che già privatamente fanno tamponi senza poterli registrare – l’accesso al sistema regionale di gestione dei tamponi così da poter effettuare l'emissione del Green pass. Dichiarazioni della deputata Stefania Mammì (M5S), che lo scorso aprile aveva espresso tutto il proprio dissenso nei confronti della delibera con la quale la Regione Veneto ha approvato il percorso di Formazione complementare in assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario.

Infermieri liberi professionisti per rilascio del Green pass

Tornando alla stringente attualità, la stessa Mammì ha ricordato che soltanto pochi giorni fa ho depositato, al Decreto Milleproroghe, due emendamenti su entrambe le questioni che adesso saranno ripresentati al Decreto obbligo vaccinale e avevo presentato, la scorsa settimana, una interrogazione al Ministero della Salute per chiedere di autorizzare gli infermieri liberi professionisti a rilasciare il Green pass dopo l’esecuzione dei tamponi. Queste soluzioni sono semplici e realizzabili; gli infermieri, che sono la figura professionale più idonea, potrebbero aver da subito accesso alle piattaforme di segnalazione dei tamponi e quindi aumentando l’offerta e l'efficienza del tracciamento sarebbero, ancora una volta, figure decisive per il contenimento della pandemia.

È semplice, dunque, la ragione alla base dell’interrogazione – da parte della deputata pentastellata, che ha accolto la richiesta del presidente di Enpapi, Luigi Baldinial ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro del Lavoro, Andrea Orlando (a cui la Fials ha chiesto con forza di riconoscere il lavoro gravoso per gli operatori sanitari) sull’esigenza di abilitare gli infermieri liberi professionisti al rilascio del certificato verde dalla piattaforma nazionale: La richiesta di esecuzione di test antigenici e molecolari per rilevare l’infezione da Sars-CoV2 è cresciuta in maniera esponenziale in questi mesi, così come i contagi e l’aumento dei ricoveri nei reparti ordinari degli ospedali e nelle terapie intensive. Le farmacie si trovano sotto pressione, al pari degli operatori sanitari, e diviene doveroso intervenire con soluzioni alternative. E ancora, la deputata Mammì rinforza la sua tesi ritenendo che la professione infermieristica, esercitata in modalità libero professionale, si caratterizza per flessibilità e snellezza organizzativa, elementi di pregio ed efficacia operativa.

Giornalista

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