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COVID-19

Sanitari riconosciuti vittime del dovere

di Redazione

In una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla Ministra per la PA Fabiana Dadone, alla Ministra del Lavoro e politiche sociali Nunzia Catalfo e al Ministro della Salute Roberto Speranza, la CISL FP Nazionale aveva chiesto che al personale coinvolto nelle operazioni di soccorso, diagnosi, cura e assistenza, in caso di invalidità permanente o decesso, venisse riconosciuto il titolo di "Vittima del Dovere", con l'estensione dei benefici e delle provvidenze spettanti all'operatore o ai familiari. Richiesta accolta: all’interno del Dl Rilancio, passato al Senato, è stato riconosciuto l’emendamento che riconoscere ai professionisti della sanità deceduti nella lotta contro il Covid, lo status di vittime del dovere.

Covid-19, sanitari vittime del dovere. Cisl Fp CNPS: una battaglia vinta

Salutiamo positivamente l’approvazione della proposta, avanzata e sostenuta dal coordinamento nazionale delle professioni sanitarie della Cisl Fp. Lo sottolinea, in una nota, il coordinatore nazionale delle professioni sanitarie della Cisl Fp, Michele Schinco, commentando l’inclusione, all’interno del dl Rilancio approvato al Senato, dell’emendamento che estende ai medici, infermieri, operatori sanitari, farmacisti impegnati nell'emergenza Covid-19 e colpiti da patologie invalidanti o morte, di quanto indicato nella legge numero 407 del 1998.

Un impegno concreto che, come sindacato, abbiamo portato avanti con grande forza per riconoscere un parziale risarcimento ai nostri colleghi che hanno subito patologie invalidanti e alle famiglie che hanno perso un proprio caro nella durissima battaglia contro il Covid - prosegue Schinco - Andiamo avanti come coordinamento per dare risposte concrete a tutti i professionisti sanitari del nostro Paese che hanno bisogno di un sindacato forte e vicino ai bisogni di riconoscimento e valorizzazione professionale.

La richiesta era stata avanzata con una lettera firmata dallo stesso Schinco e Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Cisl Fp, per i quali era necessario l’esplicito inserimento di questi lavoratori e, in caso di decesso, dei loro eventuali familiari superstiti, tra i destinatari dei benefici e delle provvidenze previste per le vittime del dovere con l’immediata loro equiparazione alle vittime e ai familiari di terrorismo e criminalità organizzata, in una logica di unificazione normativa di tutte le ipotesi di decesso di lavoratori, siano essi pubblici o e privati, che dovranno essere puntualmente declinate.

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