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Messaggioda matteo1994 24 nov 2018 18:27

Buonasera, questo è il mio primo messaggio entro questo forum. Sarò breve, non ho voglia di annoiare nessuno con sproloqui vari. Avrò 24 anni a breve, laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche, frequento dallo scorso anno il corso di laurea magistrale in Psicologia. La mia più grande paura in questo momento è la situazione tragicomica che vi è attorno alla professione per cui mi sto formando (praticamente non esiste alcuna professione, basta leggere qualche dato per capirlo). Sto valutando di prepararmi per il test d'ingresso a professioni sanitarie il prossimo anno ed iniziare a studiare Infermieristica. Onestamente parlando (a qualcuno sicuramente questo mio discorso darà fastidio) voglio farlo per acquisire un titolo che possa immettermi nel mondo del lavoro non troppo avanti ed inoltre per una professione che esiste realmente e non solo nel mondo fantasy... in parole spicciole voglio lavorare e guadagnare qualcosa. La mia domanda era questa: Alla soglia dei miei 25 anni, se tutto va bene, vale la pena iniziare a studiare Infermieristica? A chi è più navigato, a chi è già un professionista o semplicemente uno studente, quali sono i pro ed i contro nell'iniziare un percorso di studi come questo oggi? Ne vale la pena in termini di occupazionali? Grazie. Un saluto a tutti.

PS. Le critiche sono ben accette, del tipo "eh ma non si studia solo per i soldi, lo si fa per passioneeeh", si certamente, verissimo, ma di passione pragmaticamente parlando, spesso e volentieri non si mangia ed oltretutto ho visto e letto di ragazzi spegnersi nella loro passione perché si sono ritrovati alla fine del loro percorso (anche infermieri, basta leggere qualcosa sul web) a fare totalmente altro per poi lamentarsi semplicemente (probabilmente sognavano, chissà). Io non ho paura di ritrovarmi a fare anche ciò che non rientra nei miei compiti. In questi anni di studi mi sono barcamenato in qualunque ambito (operaio edile, pavimentista, elettricista, impianti di idraulica, impianti fognari, praticamente non ho paura di mettere se capita le mani nella mer*a) pur di guadagnare qualcosa. La mia forma mentis mi impone di pensare che ogni inizio inizia almeno con un passo, che spesso la passione nasce nell'operare più che essere innata in ognuno e che per andare avanti bisogna mettersi sempre in gioco, sporcarsi le mani e sacrificarsi non è una cosa di cui lamentarsi, è semplicemente "la vita".
matteo1994
 
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Messaggioda michele cirigliano 26 nov 2018 16:11

Non c'è nessuna critica....non si lavora solo per la gloria ma anche per i soldi e sopratutto per quelli, quindi la tua perplessità è pienamente compresa. io ho iniziato la carriera infermieristica a 27 anni e dopo un mese dalla laurea ho iniziato a lavorare nel privato e dopo circa 1 anno nel pubblico dopo concorso. Potrei scrivere un libro sul lavoro e sulle mille sfaccettature in merito, ma in questa sede mi limitero a darti i consigli miglori.
1) i concorsi per infermiere non sono molti attualmente e devi preventivare di lavorare anche lontano da casa; cosa che ti comporta una riduzione di salario notevole in più devi aggiungere i tempi di attesa per avvicinarti al tuo luogo di residenza
2) Nel privato, almeno nella mia regione, i posti sono meno disponibili che nel passato essendoci più laureati in cerca di lavoro e sempre di piu gestiti da agenzie interinali, rispetto al rapporto diretto con l'azienda, questo è peggiorativo delle condizioni contrattuali e in prospettiva. Si ricorre spesso anche alla partita I.V.A.
3) le possibilità di carriera verticali sono estremamente basse.
4) il lavoro è impostato anche su turni, quindi considera che puoi lavorare i festivi ed avere le ferie estive anche nel periodo di fine settembre o inizi giugno, quindi la vita sociale ne risente.
5) devi lavorare a contatto con persone che hanno problemi di salute, almeno inizialmente ti capiterà di avere a che fare con situazioni critiche, rispondere continuamente ai bisogni di salute della persona e dovrai farlo anche ad un prezzo alto, anche se ti garantirà soddisfazione in termini umani se il tuo carattere è compatibile con questo.
Non ti voglio scoraggiare, ma secondo me il messaggio non passa e cioè l'infermiere è una professione che si sceglie non solo per arrivare al 27 del mese, questo si rifletterà non solo sulla tua vita privata ma anche nel servizio che offrirai ai pazienti.
Se lo fai come ripiego, in definitiva, ti consiglio di non avviarti a questa professione, credo sia meglio che tu finisca la magistrale, cosa importante e successivamente eventualmente io farei una laurea in economia o affine da abbinare alla magistrale in psicologia e potresti avviarti a carriere che sono più in linea con le tue ambizioni iniziali.
Forse sono stato troppo brusco? ma credimi c'è un esercito di persone che fanno questi studi per il "posto fisso" e non va bene......inoltre non è piu facile come una volta.....quindi spero ti abbia aiutato almeno in una riflessione
michele cirigliano
 
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Messaggioda nunzietta85 27 nov 2018 17:18

Stavo per scriverti le stesse e identiche cose...anche io ho iniziato la carriera infermieristica a 27 anni dopo una Laurea in Oceanografia e Meteorologia...(praticamente un profilo professionale morto sul nascere). Personalmente mi sono pentita di non aver fatto subito Infermieristica...questo per dirti che il mio non è stato un ripiego, ma un errore di valutazione fatto a 18 anni....
Ecco...come ti è già stato detto, valuta bene cosa vuoi fare realmente perchè tieni conto che la vita da turnista non è semplicissima.....e soprattutto devi avere tanta, ma taaanta pazienza ....... In bocca al lupo!!
Nunzietta85
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