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editoriale

A Silvestro chiediamo chiarezza sulle accuse di Grillo e trasparenza sulle elezioni IPASVI

di Angelo

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ROMA. È arrivato il momento di far chiarezza e di far chiarezza tra gli Infermieri Italiani. Basta con le lotte intestine e iniziamo a lavarci i panni sporchi in casa. Il recente attacco alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI da parte de "Il Fatto Quotidiano" (leggasi Ivan Cavicchi) e dei gruppi parlamentari di Beppe Grillo (leggasi Movimento 5 Stelle) la dice lunga sullo stato di salute e sulla trasparenza del massimo Ente che ci dirige ed è arrivato il momento di fermarsi tutti per ridare dignità a una professione che non può subire l'onta delle accuse di latrocinio, truffa e imbrogli; come pure è d'obbligo per il buon nome dell'Infermieristica nostrana spiegare ai 400.000 colleghi operanti, disoccupati, precari e in pensione se ci siano o meno in essere conflitti d'interesse.

Questo non lo chiediamo solo alla presidentessa della FNC IPASVI, collegio nazionale degli Infermieri, ma a tutti i livelli, passando dai collegi IPASVI regionali e provinciali. Nessuno punti il dito contro la sola Silvestro, che in questi giorni è sotto accusa mirata da parte di una particolare frangia politica nazionale, ma inizi a guardarsi al proprio interno perché è necessario che tutti facciano chiarezza.

 

Quanti presidenti regionali e provinciali dell'IPASVI sono in evidente conflitto d'interesse? Quanti hanno uno, due, tre, infiniti incarichi spesso non dichiarati e fatti passare nei meandri di Associazioni o di consulenze professionali che tali non sono? Quanti sono in contemporanea docenti in Corsi di Laurea in Infermieristica, in scuole per Operatori Socio Sanitari, in Corsi ECM? Quanti di loro fanno parte di comitati di controllo sanitario e/o di promozione di polizze assicurative per sanitari oppure di sindacati di categoria? O peggio, quanti presidenti sono dietro al paventato inserimento di Crocerossine/Crocerossini negli ospedali pubblici e privati italiani? Quanti infermieri sono dietro alla realizzazione della contestata delibera della Regione Emilia Romagna sull'assistenza a pazienti cronici in ambito domiciliare?

 

Possiamo continuare all'infinito se volete...

 

Non crediate che l'operazione trasparenza riguardi solo la sede centrale dell'IPASVI, vogliamo capire cosa succede a tutti i livelli.

 

Inoltre, vogliamo capire come mai è così macchinosa la candidatura nei collegi provinciali da parte degli iscritti. Spesso ci si ritrova davanti a delle liste di colleghi (quasi sempre dopo le elezioni espletate e mai pubblicizzate) e a degli eletti che nessuno o pochi hanno mai votato.

 

Cara Silvestro e cari delatori della Silvestro non è forse giunta l'ora di semplificare anche l'accesso agli atti dell’Ipasvi e soprattutto non è giunta l'ora di un serio cambio generazionale? Per fortuna che il tempo e l'età daranno presto vita a un ricambio naturale...

 

In questa occasione ne approfittiamo per invitare i colleghi che vogliono capire meglio le cose a candidarsi alle prossime elezioni IPASVI (non conosciamo ad oggi purtroppo né la data di scadenza della presentazione delle liste, né le modalità, né la data delle votazioni interne) e non solo a protestare, perché il cambiamento parte sempre dal basso e se la base ha il coraggio e la volontà di dire no allo schifo contingente.

 

Non siamo per la rottamazione totale, perché l'esperienza di chi ha amministrato e amministra l'IPASVI da anni è utilissima per non sbagliare, ma siamo qui a ribadire che è obbligatorio tutelarsi davanti a scandali che stanno distruggendo l'intera categoria.

 

Chi ha voluto capire capisce.

 

Ora attendiamo l'intervento di Annalisa Silvestro su Nurse24.it e di tutti coloro che, andando oltre i tentativi di delazione, ci offriranno spiegazioni plausibili e tangibili sull'andazzo generale e sulle possibilità per le nuove leve di candidarsi nei collegi di riferimento.

 

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