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sostegni alle famiglie

Assegno unico figli, a regime da gennaio 2022

di Redazione Roma

Partito da luglio 2021 con una misura ponte per evitare disagi alle famiglie. L’assegno unico e universale completo per i figli under 21 prenderà il via a regime da 1 gennaio 2022.

Disponibile il simulatore per il calcolo dell'assegno unico

Come in principio promesso dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. L’approvazione della legge delega 41/2021 (il rimando è al Decreto Sostegni sulle misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19) è giunta con troppo ritardo e ora non c’è molto tempo per avviare, entro quella data, la riforma.

Destinatari dell'assegno unico figli

Ribadendo che l’assegno unico e universale completo per i figli under 21 vedrà la luce nel gennaio 2022, occorre rammentare che questa misura concentrerà, in un’unica soluzione, i vari aiuti. È rivolto ai cittadini italiani e a quelli dell’Ue. E ancora, agli extracomunitari che hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro oppure di ricerca, residenti nel nostro paese da almeno due anni anche non continuativi.

Nel nuovo assegno, oltre ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, rientrano anche gli autonomi, i liberi professionisti e i disoccupati. Un’ulteriore precisazione: nell’ambito della fascia 18-21 anni, l’assegno unico e universale – che sarà maggiorato per ciascun figlio con disabilità fino a 21 anni – è ridotto ed è vincolato a determinate condizioni. Il figlio che ha superato i 18 anni d’età deve esser iscritto all’università, oppure ad un corso formativo o svolgere il servizio civile universale (prima sevizio civile nazionale). Fanno parte della categoria anche i giovani under 21 disoccupati e in cerca di lavoro. In quale modalità l’assegno unico sarà liquidato non è stato tutt’ora deciso. Le opzioni sono due: potrà essere un credito d’imposta oppure verrà erogato ogni mese sotto forma di una somma in denaro.

L’assegno unico per le famiglie è una di quelle trasformazioni epocali su cui non ci si ripensa l’anno dopo, le parole del premier Draghi nel corso del suo intervento agli Stati generali della Natalità a Roma (finalmente in Italia si è deciso di trasformare in legge un assegno, definito unico e universale, per ogni figlio che nasce, il commento di Papa Francesco). Nell’occasione il presidente del Consiglio ha ricordato anche le misure contenute all’interno del Recovery Plan (un investimento rilevante nelle politiche attive del lavoro, nelle competenze scientifiche e nell’apprendistato).

Sul tema si è espressa anche la ministra Bonetti: L’impegno di 4,6 miliardi, altri 500mila euro sono stati già stanziati, per 228mila nuovi posti negli asili nido, è confermato. Una somma questa con cui raddoppiamo i posti presenti, ed entro il 2026 la copertura sarà del 50%. Si tratta di uno sforzo mai visto prima in Italia.

Giornalista
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