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infermieri e oss

Battipaglia: ospedale carente di infermieri e di oss

di Redazione Roma

La rilevante carenza di personale sanitario si è accentuata, soprattutto, durante il periodo estivo con l’urgenza di programmare e smaltire le ferie. Pepe (Cisl Fp Salerno): Programmare è l’imperativo. Problemi analoghi presso l’ospedale di Copertino (Lecce) dove la Cisl Funzione pubblica riceve continue segnalazioni.

Carenza di infermieri e OSS in Campania e Puglia, l'allarme Cisl Fp

Fornire un immediato segnale di attenzione, appurato che il monte ore attuale è, nel suo complesso, sia inadeguato sia sottostimato rispetto al tangibile bisogno. Nuove nubi in arrivo – e siamo soltanto a settembre – per la mole di lavoro quotidiano degli infermieri e degli oss, il cui numero è fortemente carente all’interno di tutte le unità operative dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia.

Nessuna euforia qui – come invece nel poco distante capoluogo di provincia, dove si sta celebrando l’arrivo di un calciatore di caratura mondiale – ma solo preoccupazione e rabbia. Entrambi espresse nero su bianco dal segretario del presidio ospedaliero della Cisl Fp Salerno, Gaspare Pepe, attraverso una nota inviata alla direzione strategica dell’Asl in cui segnala la grave carenza di personale sanitario. Una situazione che si è accentuata, soprattutto, nel corso del periodo estivo con l’occorrenza di programmare e di smaltire le ferie. E per Pepe è proprio la programmazione il punto debole dell’ospedale di Battipaglia, che si trascina il problema da tanto, troppo tempo.

Le segnalazioni che ci arrivano dai vari reparti – afferma il segretario – sono molto simili e sovrapponibili, tra turni scoperti e tentativi di copertura “fantasiosi” che cozzano con la direttiva europea sull’orario di lavoro della Legge 161 del 2014. L’ospedale è sorto nel 1980 e il personale che ha iniziato il proprio percorso lavorativo nell’aprile di quell’anno, dopo oltre quattro decadi di servizio sta preparandosi all’uscita e al meritato pensionamento, per cui la sostituzione di questo personale è un atto dovuto per continuare ad assicurare i servizi previsti dalla programmazione aziendale e i livelli essenziali di assistenza, prosegue il segretario. Assumere nuovo personale – la carenza di infermieri è un problema che riguarda anche la Valle d’Aosta, ad esempio – potrebbe dare respiro alle varie unità operative dell’ospedale che rischiano il cedimento. Ricordando che se si è riusciti a mantenere ancora tutti i servizi aperti è solo per lo spirito di sacrificio del personale stesso.

Scendendo ancora più al sud, sarebbero oramai a cadenza quotidiana le segnalazioni di carenza di operatori sanitari presso l’ospedale San Giuseppe di Copertino (Lecce). Ragione per cui il coordinamento Sanità della Cisl Funzione pubblica e il responsabile della Cisl del presidio ospedaliero di Copertino, Marco Greco, hanno inviato una nota alla Direzione della Asl per evidenziare la rilevante carenza di infermieri e chiedere di prendere, a stretto giro, provvedimenti in merito.

Ripetute segnalazioni alla Cisl Funzione pubblica, infatti, parlano di un unico infermiere presente nel reparto di chirurgia che è assegnato con turnazione h24 avendo l’ausilio di un solo Oss. E ancora, raccontano la presenza di un solo infermiere nella zona grigia del pronto soccorso, di un solo infermiere al triage e di un solo infermiere nella cosiddetta “zona pulita”. Da qui la richiesta del sindacato: Si chiede alla Direzione infermieristica dell’Asl di Lecce di voler verificare quanto segnalato nonché di potenziare l’unità operativa, mirando a non creare stress lavorativo ai dipendenti, con la condizione scongiurata di possibile rischio clinico e mancanza di assistenza secondo i previsti livelli essenziali di assistenza, chiosano dalla Cisl.

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