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Attualità Infermieri

Case e ospedali di comunità: ritardi inaccettabili e Regioni a diversa velocità

di Redazione

La Fondazione Gimbe scatta una fotografia impietosa sullo stato di attuazione della riforma dell’assistenza territoriale su tutto il territorio italiano. Solo il 2,7% delle Case di comunità previste sono pienamente operative e ancora peggio va con gli Ospedali di comunità: in tutto il Paese non ce n’è uno con tutti i servizi previsti attivati. A meno di un anno dalle scadenze del Pnrr alcune Regioni restano “ai punti di partenza”.

Carenza di infermieri: un ostacolo alla piena operatività delle strutture territoriali

nino cartabellotta

Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe

A tre anni dall’adozione del suo decreto istitutivo, la riforma dell’assistenza territoriale procede a rilento, con forti diseguaglianze tra le Regioni, in particolare nell’attivazione e nella piena operatività delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità.

È il commento di Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe, sul monitoraggio che misura l’attuazione della Missione Salute del Pnrr nel Sistema sanitario nazionale.

Tra i progetti sostenuti dai fondi dell'Unione Europea (Next Generation EU) nel dopo pandemia, un ruolo di primo piano per la sanità italiana lo ha rappresentato – almeno nelle intenzioni delle istituzioni – quello che punta a realizzare su tutto il territorio nazionale una rete di Case della Comunità e Ospedali della Comunità.

A questo punta il DM 77/2022, il decreto che ha definito modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale del SSN con l’obiettivo di avvicinare i cittadini a un sistema sanitario più integrato e accessibile.

La strada perseguita è corretta, per la Fondazione: Il potenziamento dell’assistenza territoriale è la chiave per decongestionare ospedali e pronto soccorso e garantire una reale sanità di prossimità.

Tuttavia – aggiunge – i dati ufficiali trasmessi dalle Regioni dimostrano che nonostante i fondi già stanziati, il ritmo resta inaccettabilmente lento. Lo confermano i dati elaborati da Gimbe, aggiornati al 20 dicembre 2024.

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