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Concorso Infermieri

Emiliano sblocca concorso a Bari. Nominato nuovo presidente

di Redazione

Un concorso che va avanti dal 2015. 199 posti da infermiere all’Asl di Bari. Nuovi candidati ammessi. E il rischio che slittasse tutto di nuovo per un errore nella nomina della presidente della commissione esaminatrice. Infatti, era stata nominata un medico a presiedere la commissione per un concorso per infermieri. Non proprio a norma di regola. Adesso l'Asl ha nominato un nuovo presidente, infermiere, e si dovrebbe andare avanti.

Nominata la nuova presidente della commissione, è infermiera

sedie vuote esame

All'Asl di Bari si rischia un nuovo slittamento del concorso per infermieri

Infatti, l'azienda ha pubblicato una delibera, in cui prende atto delle dimissioni - guarda caso - della dirigente medica dalla presidenza della commissione esaminatrice del concorso. E viene nominata la dottoressa Girolama De Gennaro, dirigente infermiere dell'Asl di Foggia.

Il cambio di rotta nasce su intervento diretto del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a seguito di numerose sollecitazioni ricevute dal gruppo Infermieri Dirigenti delle Professioni Sanitarie di Puglia.

Quella storia infinita del concorso di Bari

Tutto ha inizio a settembre del 2015, quando l’Asl di Bari indice un concorso pubblico, inizialmente per 165 posti da infermiere. Si pubblica il bando in gazzetta ufficiale e tutto sembra procedere. La scadenza è fissata al 23 novembre 2015. Ma poi l’azienda decide di allargare la platea. Così a marzo 2016 riapre i termini del concorso elevando il numero dei posti a tempo indeterminato da 165 a 199, di cui 165 all’Als di Bari, 31 all’Asl Bt e uno all’Irccs Giovanni Paolo II. Si va avanti, nuova scadenza: 23 maggio 2016. Viene fatta la preselezione il 25 e 28 luglio 2016 e cominciano i problemi.

Nuovi candidati devono essere ammessi alle prove successive. Chi perché in possesso dei requisiti che hanno dato diritto all’esonero dalla preselezione ma sulla domanda non aveva riportato i titoli di carriera, chi non aveva proprio dichiarato il possesso dei titoli per essere esonerato dalla prova preselettiva e chi aveva proprio sbagliato a dichiarare il possesso dei titoli. Insomma, alla fine vengono ammessi nuovi candidati. A questo punto si deve passare alle prove successive. Per questo con delibera dell’Asl datata 7 giugno 2017 viene nominata la commissione esaminatrice. Per i candidati sembra quasi di intravedere una luce in fondo al tunnel.

Ma no. Non è così. Improvvisamente si è stoppato tutto. Al presidente del collegio Ipasvi di Bari, Saverio Andreula, infatti, non è andata giù la nomina di un dirigente medico alla presidenza della commissione valutatrice del concorso per infermieri. Tanto che ha anche scritto una lettera al direttore generale della Asl, al governatore della Regione Puglia e alla presidente della Federazione nazionale Ipasvi, per chiedere di considerare l’opportunità di rivalutare la nomina della presidenza per ripristinare un clima di serenità e rispetto che gli infermieri tutti pretendono.

Secondo Andreula, c'erano dirigenti infermieristici interni alla Asl o eventualmente esterni che dispongono delle competenze professionali utili a valutare i candidati. E la decisione di nominare invece un dirigente medico, per il presidente Ipasvi, offende e mortifica la comunità professionale infermieristica.

Effettivamente il riferimento normativo c'è: la normativa che regola i concorsi pubblici al DPR 27/03/2001 n. 220 (testo vigente) stabilisce all'articolo 38 che "la presidenza è affidata a personale in servizio presso l'azienda che bandisce il concorso con qualifica di dirigente sanitario per i profili del personale infermieristico, tecnico sanitario, della riabilitazione e della vigilanza ed ispezioni".

Quindi un dirigente medico non potrebbe presiedere una commissione esaminatrice di un concorso per infermieri. Di qui la decisione dell'azienda di fare un'altra nomina. Come si legge nell'ultima delibera, infatti, la dirigente medico ha deciso di dimettersi - guarda caso - dal ruolo di presidente della commissione valutatrice. Così l'azienda ha dovuto nominare un nuovo presidente: questa volta un'infermiera.

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