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Attualità Infermieri

L'infermiere giornalista di nuovo sospeso

di Leila Ben Salah

Sembra non aver fine la storia dell’infermiere giornalista. Prima sospeso cautelativamente per un mese, poi riammesso al lavoro dopo appena tre giorni in attesa di giudizio e adesso di nuovo allontanato dal servizio per 30 giorni.

L’infermiere giornalista sospeso per altri 30 giorni

Nazareno Dinoi

Nazareno Dinoi, l'infermiere giornalista

Nazareno Dinoi, infermiere alla Asl di Taranto fin dal 1984 e giornalista pubblicista collaboratore con alcuni giornali locali, è su tutte le furie. Mi hanno inflitto il massimo della pena prevista dal contratto prima del licenziamento – sbotta Dinoi – eppure non mi sono reso responsabile di furti, di gravi imperizie professionali, non ho provocato danni o malesseri ai miei pazienti, non ho intascato mazzette, non ho timbrato il cartellino mentre giocavo a tennis o abusato di qualcosa, o sottratto siringhe e provette dei prelievi per farne attività esterna abusiva. Niente di tutto questo. La mia colpa, per cui devo scontare questa pena mai inflitta prima a nessun dipendente della mia Asl arrestato o condannato per reati penali anche gravi, è quella di aver aperto una partita Iva per pagare regolarmente le tasse su ciò che guadagnavo con la mia attività di giornalista.

Che dire? - si domanda afflitto Dinoi – Per un mese non farò l’infermiere del 118 e il prossimo stipendio salterà. Nel frattempo continuerò a fare il giornalista.

Giornalista
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