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Marche, tagli agli stipendi di infermieri e Oss

di Redazione Roma

Migliaia di infermieri, operatori socio sanitari e tecnici della provincia di Ascoli Piceno subiranno un taglio di 200 euro nella busta paga di gennaio e di 500 in quella di febbraio. C’è delusione e amarezza tra i sanitari: Venivamo definiti “eroi” o “angeli” e adesso veniamo ripagati con una sforbiciata allo stipendio. Pelosi (NurSind): Ventitré mesi di emergenza ed ecco il riconoscimento per gli operatori.

Ascoli Piceno: tagli in busta paga fino a 500 euro

Infermieri, Oss e tecnici della provincia di Ascoli Piceno si ritroveranno tagli in busta paga fino a 500 euro

Tagli in busta paga fino a 500 euro. Non è un incubo ma, con ogni probabilità, la triste realtà che oltre mille tra infermieri, operatori socio sanitari e tecnici della provincia di Ascoli Piceno – Area Vasta 5 delle Marche – si troveranno ad affrontare. Come riporta Fanpage, la “sorpresa” (o meglio, l’amara realtà) arriverà ai lavoratori con la prossima busta paga, quella relativa a gennaio 2022, di cui sono già predisposti i cedolini, ed ha lasciato sbalorditi i cosiddetti “eroi” oppure “angeli” che, giorno dopo giorno, lottano in prima linea contro la pandemia. Infermieri e medici italiani candidati al Nobel per la pace che si ritrovano con uno stipendio sempre più basso.

A sollevare il caso sono stati i sindacati. Il segretario territoriale NurSind Ascoli Piceno, Maurizio Pelosi, ha spiegato che nel corso dell’incontro con il nuovo direttore dell’Area Vasta 5 ci è stato comunicato che mancano i soldi del fondo disagio del 2021 per pagare tutto il salario accessorio, ovvero indennità notturna, reperibilità, festivi, straordinari, indennità di presenza. Quindi nel mese di gennaio il pagamento del salario accessorio sarà ridotto del 50%, con una decurtazione media di 200/250 euro rispetto ai mesi precedenti. Ma non è tutto. Poiché la direzione avrebbe reso noto che, se non verranno stanziate risorse integrative, la mannaia dei tagli si abbatterà anche sulla busta paga di febbraio. Riprende Pelosi: All’interno della mensilità di febbraio, il fondo del disagio 2021 sarà del tutto esaurito dunque, la decurtazione è pari al 100%, ovvero 400/500 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. Il nuovo direttore ha preso in carico il problema e nei prossimi giorni ci farà sapere in che modo affrontare e, soprattutto, ripristinare il fondo del disagio.

La volontà, pertanto, è quella di risolvere il problema. Con la possibile stangata che andrebbe ad aggiungersi ad altre problematiche pregresse, non ultima quella del personale precario e dal punto di vista numerico insufficiente. Ragione per cui, anticipa Pelosi, NurSind – che il 28 gennaio ha proclamato lo sciopero nazionale del comparto sanitario –, Fials, Uil, Cisl e Cgil, in maniera congiunta, hanno annunciato la mobilitazione degli infermieri, con due presidi martedì 25 e giovedì 27 gennaio rispettivamente presso gli ospedali “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno e Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto.

In merito alla vicenda si è attivata anche l’Unione sindacale di base Ascoli Piceno, che ha inviato una lettera alla direzione dell’Area Vasta 5, all’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini e al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, richiedendo l’immediato pagamento delle indennità previste dal Ccnl Comparto Sanità. Precisa Mauro Giuliani (Usb): Il personale sanitario, tecnico ed ausiliario impiegato presso l’Area Vasta 5, quello più penalizzato in ambito regionale, non ha ricevuto in busta paga neanche gli emolumenti relativi all’indennità Covid. Parole, queste, a cui fanno seguito quelle di Benito Rossi (Ugl Salute): Tutto questo è inaccettabile. Chiediamo alla Regione e alla direzione un immediato intervento per restituire ai professionisti quanto loro spettante.

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