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Sindacato Infermieri

Nursing Up: vittoria su pagamento festivi infrasettimanali

di Redazione

La corte di Cassazione, grazie al ricorso presentato da alcuni infermieri, ha riconosciuto il pagamento dello straordinario maggiorato del 30% ai turnisti che hanno prestato servizio in giorni festivi infrasettimanali (in assenza di utilizzo del riposo compensativo). Le aziende sanitarie ora dovranno pagare anche gli arretrati fino a 5 anni, commenta Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, il sindacato che ha sostenuto il ricorso.

Festivi infrasettimanali, Nursing Up: sentenza Cassazione storica

Una nostra vittoria che ci inorgoglisce. Stiamo informando tutti i colleghi interessati, e i nostri rappresentanti sindacali chiederanno l'immediata applicazione delle decisioni in tutte le aziende sanitarie italiane: ora tutti devono sapere che la Cassazione, con una sentenza che non è esagerato definire epocale per la categoria, ha dato ragione nei giorni scorsi a quegli infermieri turnisti sostenuti dal nostro sindacato, che avevano prestato servizio in giorni festivi infrasettimanali.

Così Antonio De Palma, presidente del Nursing Up, commenta quanto è accaduto di recente presso la corte di Cassazione a Roma, grazie al ricorso presentato da alcuni infermieri attraverso il Nursing Up. Per De Palma a buona ragione i nostri professionisti chiedevano il riconoscimento del diritto sacrosanto al pagamento non solo delle indennità previste dall'art.44, commi 3 e 12 del ccnl 01.09.1995, ma anche il pagamento dello straordinario maggiorato, previsto per il servizio prestato ex art 9 ccnl 20.09.2001, ovviamente se non si utilizza il riposo compensativo. Le aziende sanitarie, invece, ritenevano che gli emolumenti dei quali parliamo non fossero tra loro cumulabili e pertanto li negavano. Ora dovranno pagare anche gli arretrati, fino a 5 anni.

Dopo anni di battaglie la Suprema Corte finalmente ci dà ragione - continua il presidente del Nursing Up - Gli infermieri, che lavorano molto spesso durante le festività infrasettimanali e che non beneficiano del riposo compensativo, oggi si vedono riconosciuti a pieno titolo i loro diritti da una sentenza che farà di certo storia, anche perché molte aziende sanitarie saranno costrette a pagare sino a 5 anni di arretrati ai propri infermieri. Non c'è dubbio che adesso siamo di fronte a un cambiamento che gioverà a tutti i colleghi in Italia, da Nord a Sud: la sentenza della Cassazione infatti, come si dice in questi casi, 'fa giurisprudenza ai massimi livelli'.

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