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Bollino nero alle pagelle degli infermieri

di Mimma Sternativo

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MILANO. Ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 150 del 2009 (Riforma Brunetta) la valutazione e la misurazione della performance individuale dei dipendenti pubblici sono divenute obbligatorie. Per valutazione del personale s'intende una procedura sistematica,mediante la quale su ogni dipendente viene espresso periodicamente un giudizio volto a individuare,secondo criteri omogenei, il rendimento, i comportamenti professionali e le potenzialità di sviluppo. (C. Calamandrei)

 

 

"La performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un’entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita".

Di norma i valutatori sono le figure superiori dirette, si tratta della cosiddetta valutazione gerarchica. Attenzione, però non è l'unica possibile.

 

Esiste la valutazione orizzontale o reciproca, cioè tra colleghi appartenenti ad uno stesso livello.Unico limite:richiede grande apertura mentale (saremmo pronti?)

 

Vi è poi la valutazione dal basso verso l'alto, cioè da parte dei subordinati ai propri capi (quanti di noi sognano di farlo? Limiti: apertura mentale, anonimato)
Autovalutazione: ognuno valuta il proprio operato e confronta i propri risultati con quelli espressi dal superiore.

 

Infine vi è la valutazione da parte dell'utente,il cui limite maggiore è la mancanza di competenze tecniche.

 

Purtroppo, ancora oggi gli strumenti di valutazione infermieristica non sono scevri da errori.

 

Per riconoscere se il sistema di valutazione è poco obiettivo basta guardare anzitutto i criteri utilizzati: non devono essere incentrati su caratteristiche personali ma su prestazioni e risultati.

 

Il valutatore può incorrere in diversi errori:
-indulgenza o generosità: punteggio sempre più alto del meritato, perché valutatore "buono" o poco incline ad eventuale conflitto.
-severità: il valutatore può temere di ricevere concorrenza dai propri collaboratori)
-appiattimento:non viene mai espresso un giudizio estremo
-effetto alone: una sola performance positiva o negativa influenzerà la tua valutazione per un po', si spera non per sempre.
-effetto memoria: é il famoso concetto si vive di rendita. Se alla prima valutazione il tuo punteggio è stato 8, molto probabilmente resterà 8 per diversi anni.
-pregiudizi e stereotipi: si valuta tenendo estranea la realtà.
-proiezione: questo credo sua l'errore più comune. Il coordinatore confronta le caratteristiche dell'infermiere con le proprie, se coincidono tanto di bel voto, altrimenti....


Come valuteremmo noi, i nostri attuali strumenti e metodi di valutazione? 

 

"Il mondo giudica gli uomini non dalle prove, ché non ha il tempo di ricercarle, ma dalle apparenze, onde poco basta a passare per una perla e pochissimo per un briccone." (Aristide Gabelli, Pensieri, 1886)

Infermiere

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