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Chirurgia della colonna vertebrale, tecnica innovativa per la prima volta in Basilicata

di Redazione

Intervento di chirurgia vertebrale.

La nuova tecnica mininvasiva di stabilizzazione vertebrale è il gold standard della chirurgia vertebrale e da oggi è possibile effettuarla al San Carlo di Potenza.

POTENZA. E' stato eseguito pochi giorni fa da Michele Bochicchio, chirurgo vertebrale nel reparto di Ortopedia e Traumatologia del San Carlo, un intervento di stabilizzazione vertebrale con una nuova tecnica mininvasiva chiamata XLIF (eXtreme Lateral Interbody Fusion).

Esecuzione della tecnica XLIF, gold standard in chirurgia vertebrale.

Esecuzione della tecnica XLIF, gold standard in chirurgia vertebrale.

La tecnica XLIF rappresenta l'attuale gold standard della Chirurgia Vertebrale; è un intervento di alta specializzazione che oggi è possibile effettuare all'Ospedale San Carlo di Potenza.

“Si tratta – spiega Bochicchio – di una tecnica di recente introduzione che ho avuto modo di imparare negli Stati Uniti e che permette di stabilizzare la colonna vertebrale in maniera veramente mininvasiva, riducendo il trauma sui tessuti sani e riducendo anche i tempi operatori; un intervento tradizionale può durare fino a 5 ore, al contrario la procedura XLIF può essere completata con successo in circa 60 minuti. Attraverso una piccola incisione sul fianco si accede alla colonna vertebrale. Si evita così il passaggio in prossimità delle radici nervose che non devono essere esposte e mobilizzate e non c'è necessità di smontare l'aspetto posteriore della vertebra”.

Le indicazioni sono molteplici; si va dalle gravi discopatie alle spondilolistesi (scivolamento della vertebra), alle stenosi fino agli interventi di correzione delle gravi deformità della colonna vertebrale come le scoliosi e le cifosi. Durante l'intervento, in base a quello che spiega Bochicchio, viene utilizzato un sistema di monitoraggio neurofisiologico con specifico software dedicato che serve a evitare le lesioni delle radici nervose poste in prossimità dei dischi intervertebrali da trattare, aumentando la precisione del chirurgo e la sicurezza del paziente.

Elettrodi applicati in sala operatoria permettono il monitoraggio, durante tutto l’intervento, dell’integrità delle strutture nervose. Le perdite ematiche sono irrilevanti e la ripresa funzionale è rapidissima: il paziente è in grado di camminare autonomamente il giorno dopo l’intervento e di andare a casa nel giro di 3-4 giorni. Inoltre, i tempi di recupero sono più rapidi; si ritorna alla vita attiva già dopo 6 settimane invece dei circa 6 mesi richiesti da altre procedure chirurgiche.

Commenti (1)

Lali

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1 commenti

Informazione x scoliosi

#1

Buongiorno, io ho la scoliosi e vorrei capire se posso fare l'intervento io ho troppi dolori alla schiena. Grazie