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GB. Medicina cinese verso integrazione in sistema pubblico

di Redazione

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LONDRA. La medicina cinese potrebbe essere disponibile per i cittadini inglesi entrando di diritto nel National Health Service (Nhs), l'omologo britannico del Servizio sanitario nazionale italiano.

Il via libera potrebbe arrivare presto "se ci sono prove sufficienti per dimostrare che la medicina cinese può dare dei benefici ai pazienti", ha precisato Jeremy Hunt, segretario di Stato alla Salute, rispondendo a un'interrogazione alla Camera dei comuni.

 

L'ipotesi al vaglio del Governo – riporta il Telegraph – è di integrare le medicine tradizionali cinesi con le tecniche e le cure occidentali. Hunt ha ricordato come nei suoi frequenti viaggi in Cina, Paese di origine della moglie, "mi è stato insegnato che è importante seguire le prove scientifiche anche per quanto riguarda la medicina cinese".

 

"Dove ci sono prove dell'impatto positivo della medicina cinese sulla salute – ha aggiunto Hunt – allora dovremmo prendere in considerazione questi aspetti e dare la possibilità di integrarli con le cure tradizionali. Mentre dove non ci sono riscontri positivi non spenderemo un soldo dei contribuenti".

 

Nella definizione di medicina cinese rientrano i rimedi a base di erbe, l'agopuntura e terapie con i massaggi. Oggi le linee guida del Nhs raccomandano l'agopuntura solo come trattamento per il dolore lombare, perché ci sono basi scientifiche sulla validità del trattamento.

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