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Il potere delle immagini mentali

di Camilla Vicini

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RIMINI. Molti di noi conoscono il potere negativo delle immagini mentali, cioè di quelle rappresentazioni create dal nostro cervello, costituite da elementi visivi, uditivi, olfattivi e che scatenano in noi reazioni emotive esattamente equivalenti a quelle che proveremmo in presenza di uno stimolo reale e concreto. Quasi come se il nostro sistema nervoso non fosse in grado di distinguere tra realtà e immaginazione.

 

 

 

Prendiamo ad esempio una situazione in cui ci trovassimo a dover sostenere un esame importante o a dover parlare di fronte a una vasta platea. Cominciamo a immaginarci nell’atto di farlo, e ci visualizziamo impauriti, insicuri, ci sembra già di sentire la nostra voce che trema e si spezza, avvertiamo già la vampata di calore e il rossore sul viso.

 

Mentre ci immaginiamo in tale scena, all’improvviso iniziamo a sentire che il cuore sta accelerando, uno sgradevole senso di costrizione al petto, la salivazione si azzera.


Stiamo provando ansia, soltanto all’idea di quello che potrebbe accadere, e questa aspettativa negativa influirà pesantemente sulla nostra performance, oltre al fatto che ci sta rovinando la giornata.


La bella notizia è che le immagini mentali possono avere anche un enorme potere positivo, e che possiamo servircene in qualsiasi momento.


E’ ampiamente dimostrato ad esempio il legame tra emozioni positive (e dunque tra tutto ciò che produce un’emozione positiva, ad esempio un ricordo piacevole, che altro non è che un’immagine mentale di qualcosa che è avvenuto nel passato) e salute, e il ruolo che la mente esplica nel rafforzamento o indebolimento delle nostre difese immunitarie.


Come nel famoso caso del dott. Simonton, un radiologo dell’Università del Texas che nel 1971 utilizzò la tecnica della visualizzazione su un paziente di sessantuno anni affetto da un tumore alla gola, ormai in stadio avanzato.

 

Poiché il dottor Simonton riteneva improbabile che l’uomo potesse rispondere positivamente alla terapia radiante generalmente prescritta in casi del genere, gli suggerì di provare anche con una tecnica di visualizzazione che consisteva nel immaginare il cancro in un modo vivido, realistico e poi di fare la stessa cosa relativamente al proprio sistema immunitario.

 

Il paziente si costruì un’ immagine mentale delle proprie cellule immunitarie come una tempesta di particelle bianche, simili a fiocchi di neve, che investivano e distruggevano il cancro, immaginato come un ammasso di roccia scura. Nel giro di qualche settimana il tumore era realmente regredito e dopo circa due mesi scomparso del tutto.


Questo è un caso eclatante che sta a dimostrare l’incredibile potere della mente.
Ma questo potere possiamo usarlo quotidianamente per gestire in maniera più efficace le nostre emozioni e raggiungere i nostri obiettivi, attraverso delle semplici tecniche.


Ad esempio nella situazione descritta in precedenza (affrontare un esame, parlare in pubblico, ma anche avere successo a un colloquio di lavoro), prima di affrontare l’evento ansiogeno facciamo un esercizio di visualizzazione elicitando emozioni funzionali al nostro scopo: immaginiamo noi stessi, in piedi di fronte a noi, all’interno di un quadrato luminoso del nostro colore preferito, in una versione sorridente, determinata, concentrata; aiutiamoci a rendere tutto più vivido ricordando l’ultima volta che ci siamo sentiti sicuri di noi stessi, lasciamoci pervadere da quel senso di sicurezza; possiamo associare a questa immagine anche un brano musicale che ci dia una carica particolare.

 

Godiamoci queste sensazioni senza fretta. Adesso che abbiamo creato questa immagine, possiamo richiamarla alla mente in qualsiasi momento, riattivando quel senso di sicurezza che ci permetterà di affrontare al meglio la situazione temuta, basta chiudere gli occhi un istante e visualizzarci mentre con un passo rientriamo in quel quadrato luminoso e riascoltiamo quella canzone. E con questo piacevole stato mentale siamo ora in grado di andare incontro al successo.

Per contattare la Dr.ssa Camilla Vicini (infermiera, psicologa e psicoterapeuta): camillavicini75@gmail.com

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