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Inaugurata la nuova Rianimazione di Rimini

di Angelo

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RIMINI. Inaugurata la nuova Rianimazione presso il Dipartimento di Emergenza Accettazione dell'Ospedale "Infermi" di Rimini.

All'appuntamento erano presenti vari esponenti del mondo della sanità e della politica, riunitisi per l'occasione presso l'Aula "G" del nosocomio romagnolo.

Tra gli altri sono intervenuti per l'occasione Roberto Piva - Vicepresidente Commissione "Politiche per la salute e Politiche Sociali" - Assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna; Stefano Vitali - Presidente Provincia di Rimini; l'assessore del Comune di Rimini Irina Imola (assente il sindaco Andrea Gnassi per motivi istituzionali); Marcello Tonini - Direttore Generale Azienda USL Rimini; Stefano Busetti - Dierttore Presidio Ospedaliero "Rimini - Santarcangelo - Novafeltria"; Amedeo Corsi - Direttore Dipartimento "Emergenza Urgenza" Azienda USL; Enrico Sabatini - Direttore Unità Operativa "Attività Tecniche" Azienda USL.

La nuova Rianimazione, che si estende su un'area di 1840 mq, conta 15 posti letto contro i 10 precedenti. La tecnologia fa da padrone in ogni dove. Nel 1974 e fino al 1977 l'area della terapia intensiva contava a Rimini appena 3 letti. Dal 1977 al 1987 si è passati a 5 postazioni (con 2 monitor per la pressione arteriosa non cruenta, un lettore di Emogasanalisi e un ECG a cascata). Successivamente i posti sono raddoppiati e oggi si contano ben 15 postazioni altamente tecnologiche. Lavoreranno nel nuovo reparto, oltre a quelli già in pianta stabile, altri 15 infermieri e 3 medici (garantendo una copertura di 24 ore su 24).

"Sono soddisfatto del lavoro compiuto e sono convinto che ci si adopererà ancor di più in futuro per fare meglio. Tutta la squadra ha lavorato bene - ha commentato Tonini nel corso del suo intervento inaugurale - i risultati sono ottimi e sono sotto gli occhi di tutti; abbiamo ridotto di molto il deficit tecnologico-assistenziale che ci separava da altre importanti realtà regionali e nazionali e da oggi siamo più competitivi. Occorre certamente fare di più. Non vogliamo arrivare primi, ma offrire il massimo per garantire qualità e quantità dell'assistenza. Fino a qualche anno fa mezza Rimini nasceva a Cesena, oggi non accade più. Non avevamo la Radioterapia, oggi non si emigra più altrove per essa. Il personale è un buon personale, non mi piace usare del termine 'eccellente', fin troppo abusato. Per questo dico che abbiamo i migliori operatori sanitari che ci potevano essere oggi in Italia, ma dobbiamo migliorare sempre di più, partendo da una parola fondamentale per quello che facciamo e alla quale io attribuisco un grandioso significato: l'etica; dobbiamo tutti comportarci meglio e avere il coraggio di fare un passo indietro quando sbagliamo, di richiamare il collega che fa degli errori; solo così tutti assieme faremo due passi in avanti".

"E' la dimostrazione che l'apertura di nuove strutture è da garanzia anche per l'incremento occupazionale in un periodo così buio per l'Italia e per la sanità in generale - ha spiegato Busetti durante il suo intervento - da oggi l'ospedale di Rimini cambia faccia e diventa un nosocomio secondo solo a poche strutture sul territorio nazionale. Rimaniamo sempre in un ambito provinciale, ma siamo ormai il punto di riferimento dell'intera Area Vasta. Negli ultimi tempi abbiamo completato l'intero primo livello del nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) e inaugurato 8 nuove aree d'assistenza: due in Oncoematologia, il nuovo Post-Acuti, il nuovo Hospice (ampliato), la nuova Gastroenterologia, il nuovo reparto di Medicina 1 e l'Emodialisi (ampliata). Ottimi risultati raggiunti grazie ad una squadra di dirigenti, medici, infermieri, tecnici ed esperti del settore".

"Saremo uno dei pochi ospedali italiani ad utilizzare un Tomografo ad impedenza per monitorare la respirazione a letto - ha aggiunto Corsi - mentre l'intero reparto si presenta oggi tecnologicamente evoluto, tanto da permetterci il lusso di fare concorrenza a strutture universitarie più note dello Stivale italico. Pensiamo positivo e puntiamo a mettere in piedi una struttura proiettata al 2025. Una cosa però mi preme dire: la tecnologia va bene, ma non è in grado da sola di risolvere i problemi assistenziali, ci vuole la mente, mai nessuna macchina riuscirà a competere e a sostituire il cervello umano".

Spostandosi sul versante economico-finanziario, Piva ha annunciato una importante novità a livello regionale: l'Emilia Romagna non pagherà più polizze per eventi avversi, in quanto si è visto che i 259 milioni di euro sborsati dall'Ente e finiti nelle casse delle assicurazioni erano esageratamente troppi rispetto ai 41 milioni rivenienti dai rimborsi. Un taglio netto che garantirà maggiori servizi all'utente-paziente.

Nella vecchia rianimazione nel 2011 sono transitati 451 pazienti, con una degenza media di circa 6 giorni e un tasso di occupazione dei posti letto del 90% (circa il 6% proveniente da altri ospedali).

L'intervento è stato finanziato con fondi statali, regionali e dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini. Il prossimo reparto da inaugurare sarà la nuova Cardiologia. La sfida tecnologica è di nuovo aperta...

Tonini inaugura il nuovo Reparto di Rianimazione - Terapia Intensiva presso l'Aula "G" dell'Ospedale "Infermi" di Rimini

Il nuovo reparto di Rianimazione

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