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Suprema Corte: primario del Ruggi di Salerno estraneo alle mazzette

di Redazione

Mazzette Salerno

L'indagine partita dopo la consegna ai carabinieri, di una conversazione audio, da parte di un 60enne salernitano che nel febbraio dello scorso anno fu costretto a versare la tangente per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.

Neurochirurgia

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Luciano Brigante, primario del reparto di neurochirurgia del Ruggi d’Aragona, era finito nel mirino della Procura della Repubblica di Salerno. L'indagine su un presunto giro di tangenti presso l’ospedale di via San Leonardo dove, per manipolare le liste d’attesa in cambio di importanti somme di danaro.

La denuncia ai carabinieri era partita da un 60enne salernitano che consegnò una traccia audio di una conversazione. Il paziente, il cui nome è rimasto segreto, nel febbraio dello scorso anno fu costretto a versare la tangente per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.

La cassazione assolve Luciano Brigante

La Corte di Cassazione ha messo fine alla vicenda che vedeva indagato Luciano Brigante, primario di Neurochirurgia del Ruggi di Salerno, accusato di percepire compensi non dovuti dai pazienti. La Suprema Corte con la sentenza n. 46650/2016 del 07/11/2016 ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa contro l’ordinanza del 06/06/2016  del Tribunale del riesame di Firenze  e ha confermato l’estraneità di Brigante agli accordi intercorsi tra i pazienti e gli altri medici coinvolti nella vicenda e la non ravvisabilità del reato di concussione in capo allo stesso. A comunicarlo la dottoressa Rosa Cipriano, responsabile area legale e risorse umane DR Group e Mediatore professionale in materia civile e commerciale. 

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