REDAZIONE. Parlare di approccio “slow” in Sanità, in un momento storico come questo, sembra anacronistico: diviene “out” qualsiasi cosa non sia frenetica e l’eccellenza viene misurata, essenzialmente, in numeri, tempi e risparmio economico. La crisi finanziaria fa guardare al futuro con paura, con un senso di grande incertezza, data dal modello stesso di pensiero che è stato causa della crisi.

Questi gli argomenti della tavola rotonda, del 12 aprile 2014, presso il Centro Culturale “Le Rosminiane” di Candelo (BI). L'iniziativa è un'idea del collega dott. Luciano Urbani, con la collaborazione della Associazione Infermierionline (AIOL) e il patrocinio della stessa Associazione Slow-Medicine, alla quale AIOL aderisce come “socio istituzionale”

Un modello che ha fallito e non permette di trovare soluzioni innovative al di fuori del sistema globale standardizzato che ha creato e che continua ad alimentare.

L'alternativa a un futuro di crisi deve partire dalla centralità dell’uomo: il denaro dev'essere mezzo e non il fine ultimo ed “unico”. 

il fine è quello di iniziare a forgiare e divulgare le modalità dell’approccio “slow” legate alla Professione Infermieristica, promuovendo la cultura, la relazione e il “tempo per l’assistenza” a misura d’uomo, in contrapposizione con l’ottica “fast”, schiava dei bilanci economici che, negli ultimi tempi, sta prendendo il sopravvento.

L’argomento è di natura professionale e ha una forte componente sociale, in quanto lavorare bene, nei giusti modi e nei giusti tempi è a beneficio del professionista e della collettività.

L'evento è, perciò, a partecipazione gratuita ed è aperto a tutti.

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