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Professioni sanitarie

Ecm: per il Ministro Lorenzin le sanzioni non servono

di Domenica Servidio

LorenzinECM

Botta e risposta tra la responsabile della Salute degli Italiani e l'ex-primo Ministro Massimo D'Alema sull'adesione alla formazione continua da parte dei medici.

Da poche ore si è svolto presso il Ministero della Salute un’importante giornata formativa sulla “Formazione Medica senza Barriere: istituzioni e pazienti al controllo del risultato”. Tema cardine del dibattito è stato il “Caso ECM”, sempre più caratterizzato da un caldo confronto tra il mancato aggiornamento degli operatori sanitari e le alte esigenze dei cittadini che sempre più informati pretendono di conoscere il livello di formazione dei propri professionisti della salute.

Dall’allarme FNOMCeO a pochi mesi dalla scadenza dell’impegno formativo obbligatorio del 31 dicembre 2016 emerge che sono ancora moltissimi i medici che non hanno completato il percorso ECM. Secondo il presidente della FNOMCeO Roberta Chersevani questo dato riguarda il 50% dei medici italiani, inoltre il Segretario FNOMCeO Luigi Conte afferma che rispetto al 2015 è ampiamente calato il numero di frequenze ai corsi.

Presenti alla tavola rotonda il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin la quale in merito al caso ECM afferma che da parte del professionista sanitario è fondamentale l’assunzione di responsabilità. “Il Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di nuovi modelli organizzativi e quindi team diversi da quelli presenti dieci anni fà” - afferma Lorenzin. Inoltre il Ministro della Salute ha sottolineato l’importanza del Dossier formativo grazie al quale è possibile conoscere in modo trasparente i percorsi di formazione che qualificano i nostri operatori e li valorizzano in base ai propri meriti. Concludendo ha ribadito che la formazione vada migliorata, ma la strada da percorrere non è quella sanzionatoria bensì quella della premialità:

"Bisogna rafforzare questo settore lavorando molto dal punto di vista tecnologico. Si sta già facendo  tanto sulla Tele-formazione. Moltissimi interventi avvengono oggi grazie a tele-medicina con consultazioni fatte a distanza tra specialisti.

Per cui nell'ambito della formazione bisogna rafforzare le metodologie che vengono adottate per cui ammodernare i corsi ECM anche introducendo ambiti che prima sono stati sottovalutati o non presi abbastanza in considerazione, in questo modo i professionisti della salute potranno formarsi in tempo reale rispetto alle ultime metodologie di lavoro".

In sede di dibattito sono stati descritti i risultati del sondaggio condotto da Consulcesi dal titolo: “Quanto è importante la formazione ECM per la tua formazione?”

Il campione di tale sondaggio consta di 1226 medici e secondo quanto affermato da Massimo Tortorella presidente di Consulcesi, il 82%  dei partecipanti attribuisce grande importanza al conseguimento dei 50 crediti ECM annuali. Il 44% degli intervistati predilige la formazione residenziale rispetto al 43% che fa invece uso di Piattaforme FAD (Formazione a Distanza).

Un altro dato importante che emerge da questo sondaggio è che il 51% dei medici intervistati ritiene che le strutture sanitarie e private non offrano ai propri medici validi strumenti o occasioni per acquisire i previsti crediti ECM. Inoltre chi abitualmente fruisce dei corsi FAD lo fa per 52% nel week end e nei giorni di riposo e l’84% dei medici preferisce sia corsi FAD multimediali che film formazione.

Il presidente Tortorella ha infatti descritto il nuovo progetto di Consulcesi legato al mondo del cinema.” Il tentativo è quello di creare un prodotto che sia facile da apprendere ma scientificamente di qualità”. L’ultima frontiera della FAD è rappresentata infatti dai “Film Formazione” introdotto dal provider accreditato Agenas Sanità in-formazione con il supporto di Consulcesi Group e della casa di produzione internazionale Falcon Productions.

Si tratta di una sorta di netflix a disposizione di tutti i medici gratuitamente. Il primo lavoro è stato “E-bola” e successivamente “Like a Butterfly” dedicato al tema del carcinoma polmonare.

Tra i promotori di questo progetto anche Nicolas Vaporidis, noto attore che oltre ad aver confermato l’importanza che riveste la formazione, parla del ruolo che il cinema ha in questo progetto: “raccontare la malattia aldilà di quello che la medicina può fare e guardando soprattutto a ciò che c’è dietro al corpo”.

Tra gli ospiti presenti nell’auditorium del Ministero della Salute anche Massimo D’Alema il quale sostiene che “il livello di formazione di un medico sia cruciale e di garanzia per il paziente in un panorama sanitario in cui l’innovazione è continua”. Inoltre aggiunge: “Non mi sento però di criminalizzare il medico, soprattutto se lavora nel pubblico ed è vero quanto detto sulla Lorenzin, che il Sistema Sanitario Nazionale debba essere oleato ma è necessaria anche un’ingente quantità di carburante in quanto vi è una spesa pro-capite in Italia che è del 28% rispetto ad una media europea del 15%.”

D’Alema ha concluso marcando l’attenzione sulle inquietanti crepe del SSN. L’Italia gode di un Sistema Sanitario Nazionale che è il secondo a livello mondiale, ma secondo i dati CENSIS,  11 milioni di italiani non riescono a curarsi e tra questi 2,2 milioni sono giovani, i quali non riescono ad affrontare i costi  dei ticket sanitari. Da ciò si evince che vi siano delle disuguaglianze enormi tra la popolazione. C’è infatti chi possiede un’assicurazione privata o si rivolge direttamente a cliniche private e chi persino rinuncia di curarsi.

Bisogna infatti investire di più sul SSN favorendo le collaborazioni tra pubblico e privato e investendo sulla formazione a distanza e su quella multimediale, conservando e non trascurando i momenti interattivi tradizionali. “ E’ necessario quindi un Sistema Sanitario che funzioni, che dia possibilità di carriera, solo questo non disincentiva la Formazione”.

Altra figura di rilievo presente alla tavola rotonda è Pietro Bartolo, responsabile da 25 anni del Pronto Soccorso di Lampedusa, figura simbolo dell’accoglienza dei migranti il quale dichiara che “E’  assurdo che la metà dei colleghi non sia in regola”. Il noto medico vincitore dell’Orso D’oro al festival di Berlino con il film “Fuocoammore” è pronto a mettersi in linea con le nuove frontiere della formazione e informazione sanitaria.

L’evento è disponibile in Streaming al sito www.consulcesi.it/live

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