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dalla redazione

Mangio e vomito la mia vera storia da bulimica

di Rosario Scotto di Vetta

bulimia

Il racconto di una bulimica nervosa alle prese con i suoi pensieri distorti.

Oggi, lo specchio non è un amico, non lo era nemmeno ieri o l'altro ieri. Continua a mostrare il riflesso di una ragazza brutta, il riflesso di una ragazza che non riconosco più. "No, non sono io". I miei occhi senza vita, i miei capelli spenti, la mia pelle non impeccabile, la linea del mio viso sembra troppo ampia, le mie spalle goffe. E per coronare il tutto, troppo grassa.

Sì, io sono grassa. Obesa. In sovrappeso. Sono io. Ho sempre indossato abiti ingombranti solo per coprire la mia figura, per nascondere il mio forte disagio. La mia camicia di grandi dimensioni copre a malapena il mio giro vita. Dove posso trovare dei vestiti XXL?

La vita è così ingiusta. Le mie dita sembrano delle salsicce, perché sono così grassa. E mangio un enorme fetta di questo dolce al cioccolato. E un'altra e un'altra ancora... fino a quando il mio stomaco pieno e gonfio non mi suggerisce di smettere. Mi sento così impotente e l'unica cosa che posso fare è piangere e mangiare e mangiare.

Aspetta, posso cambiare, posso diventare carina, magari molto più magra. Ne sono convinta, sono determinata, posso farlo. E così entrai nella stanza da bagno e avvicinai il mio viso alla toilette. Aprii la bocca e infilai il mio dito indice in profondità. "Sarò bella proprio come le mie amiche". Soffoco. "Diventerò magra". Vomito.

 

Ho continuato a vomitare fino l'ultima goccia o pezzo di cibo. Ho vomitato come se la mia vita dipendesse da questo. Ed è così che è iniziato tutto. Mangio e vomito. Mangio e vomito. Ormai ne sono schiava. "Non pensavo che quello che stavo facendo era sbagliato. Il mio corpo dimagriva, era molto più snello. In pochi mesi, i miei vestiti sono diventati troppo grandi e larghi per me. Stavo diventando una persona diversa. Più bella. O almeno così credevo".

 

bulimia

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Improvvisamente un giorno mi trasportarono in ospedale perché ero svenuta. Ero gravemente disidratata e il medico ha scoperto una esofagite. Mia madre mi portò in ospedale non solo a causa del mio svenimento ma perché non avevo più carne, muscoli sulle mie ossa. Erano già preoccupati che la mia condizione sarebbe potuta peggiorare se non trattata immediatamente. Ero uno scheletro. Ero gravemente sottopeso. E ho capito tutto questo troppo tardi.

Soffro di  Bulimia Nervosa. Sono bulimica. Si tratta di un tipo di disturbo alimentare caratterizzato grandi abbuffate, cioè assumere una grande quantità di cibo in un breve lasso di tempo, seguito da successivi tentativi di sbarazzarsi del cibo consumato, in genere vomito o prendendo un lassativo o diuretico , e/o eccessivo esercizio fisico.

Sì, ho ottenuto quello che pensavo di volere. Ma è questo quello che volevo? Guardo le mie dita stuzzicadenti. Vedo le mie ossa, i miei capelli sono sottili e radi. Non mi piace come aspetto. "Ora so, non bisogna mai avventurarsi da soli. Abbiamo più che mai bisogno di essere prima in buona salute."

Questa ragazza senza nome, è guarita con l'aiuto multidisciplinare di sanitari e con il sostegno sociale della famiglia e amici di scuola. Questo racconto è tratto da tante storie vere.

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