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Francia, infermieri scioperano dopo un'estate di suicidi

di Sara Di Santo

Proclamato dal Sindacato CNI uno sciopero del settore sanitario per il 14 settembre 2016

Tutti i professionisti della salute francesi sono chiamati a presenziare allo sciopero indetto dal Sindacato CNI (Coordinamento Nazionale Infermieri) il prossimo 14 settembre, con una fascia nera al braccio in segno di rispetto per i colleghi che si sono tolti la vita nei mesi estivi appena trascorsi.

Infermiera stressata

La situazione di disagio psico-fisico è diventata insostenibile per i colleghi francesi.

Estate macchiata da un'ondata di suicidi, quella francese: ben cinque colleghi infermieri sono ricorsi al gesto estremo di togliersi la vita nel giro di tre mesi, chi sul posto di lavoro e chi presso la propria abitazione privata. Tre di loro hanno affidato a lettere d'addio le motivazioni di questa disperata decisione: abbandono professionale all'interno di un sistema organizzativo dai ritmi sempre più disumani.

Un vero e proprio stato d'allarme per i professionisti sanitari d'oltralpe, che non hanno mancato di far sentire la propria voce e la propria indignazione nei confronti delle istituzioni governative, le quali sembrano ignorare l'entità delle problematiche che gli infermieri devono affrontare ogni giorno e le relative ripercussioni a livello di disagi psico-fisici.

Mancanza di nuove assunzioni e incremento del numero di pazienti, carichi ingenti di lavoro e tagli agli stipendi, episodi di mobbing in aumento esponenziale da parte di coordinatori e dirigenti infermieristici (tutto il mondo è paese?): quanti morti ci vorranno ancora prima che cambi qualcosa, chiedono i colleghi francesi al Ministro degli Affari Sociali e della Sanità, Marisol Touraine e al Presidente della Repubblica, Francois Hollande.

I sindacati di categoria da tempo hanno messo in luce la precarietà e lo stato di solitudine in cui sono calati milioni di infermieri, fattori deliberatamente ignorati dalle autorità. Ecco che Nathalie Depoire, presidente del Sindacato CNI, con una lettera aperta al Presidente Hollande da un lato ha ricordato i principi di libertà, uguaglianza e fraternità sui quali si fonda la Repubblica francese, sottolineando che i tagli alla spesa sanitaria non possono e non devono essere a scapito di vite umane e, dall'altro, sollecitando il ministro Touraine a porre reale attenzione alle condizioni di stress lavoro-correlato, diventate insostenibili per la categoria infermieristica.

Touraine, che nel febbraio scorso aveva definito il suicidio un insuccesso collettivo e aveva lanciato una missione Igas per l'individuazione e la prevenzione dei rischi psicosociali negli ospedali, in una dichiarazione di domenica 4 settembre 2016 ha annunciato un piano per gli operatori sanitari per il prossimo autunno.

Ancora troppo poco per gli infermieri francesi che, stanchi di mettere a repentaglio la propria vita per un malgoverno istituzionale, mercoledì 14 settembre incroceranno le braccia ricordando i colleghi scomparsi e rivendicando la risoluzione del problema dell'assenteismo e della distribuzione dei carichi di lavoro, il riconoscimento delle specializzazioni, il potenziamento dei servizi di medicina del lavoro e l'istituzione di centri di consulenza, prevenzione e supporto psicosociale per gli operatori sanitari.