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Infermiera presa a testate dal paziente, sarà operata

di Rosario Scotto di Vetta

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NAPOLI. Nel tardo pomeriggio del 31 luglio presso i corridoi del reparto di Neurologia dell'Ospedale Loreto Mare di Napoli, l'infermiera Pina V. ha subìto una forte testata da un paziente che aspettava imperterrito di essere visitato.

 

È successo durante l'orario di visita parenti ai degenti; il quarantenne di San Giovanni a Teduccio, già seguito dall'unità operativa, si è accanito sull'infermiera che si era offerta di accompagnarlo dal medico. Mentre l'uomo veniva fermato dagli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, la donna è caduta sanguinante sul pavimento perdendo i sensi e soccorsa immediatamente dai colleghi del reparto.

 

"Sono scioccata. − racconta Pina − Non si era mai verificata un'aggressione così violenta e gratuita nei reparti. Operiamo in ospedali di frontiera senza alcuna tutela". Ricoverata all'Ospedale Ascalesi, sarà sottoposta a un intervento chirurgico. 

 

L'episodio ha fatto scattare un clima ostile nei confronti del silenzio assordante della Direzione generale poiché come afferma la Cgil "non ha mostrato alcuna solidarietà nei confronti della lavoratrice aggredita".

 

A protestare Salvatore Massimo, segretario generale Funzione pubblica Cgil, denunciando "per l'ennesima volta lo stato di abbandono della Sanità campana e l'indifferenza del governatore Stefano Caldoro, che annuncia conti della sanità in attivo senza specificare che ciò è avvenuto solo grazie al sacrificio dei cittadini e dei lavoratori". 

 

In nome dell'apertura del futuro Ospedale del Mare, le politiche sanitaria hanno portato alla chiusura e al taglio lineare di servizi territoriali e ospedalieri, riversando la rabbia dell'utenza sui lavoratori che vengono visti come unici responsabili di questo stato di cose. Secondo la Cgil, la Sanità Campana non è più in grado di rispondere alla domanda di salute regionale. "I dipendenti − denuncia la Cgil − operano in condizioni disastrate vedendo costantemente mortificata la professionalità, ignorando spesso quanto sancito nel contratto". 

 

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