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L’Associazione A.D.I. dichiara guerra a Crocetta

di Redazione

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REDAZIONE. L’Associazione A.D.I. interviene, ex statuto, per la tutela e la difesa dell’immagine professionale dell’infermiere e per assistere legalmente il singolo iscritto quando viene minacciata la sua professionalità soprattutto verso terzi. L’intellettualità della professione infermieristica, sancita all’art. 2229 C.C., permette all’Associazione di rappresentare un centro di imputazione di interessi diffusi e collettivi, riconosciuti dalla legge e dalla giurisprudenza, che il contratto associativo individua nell’esclusiva categoria infermieristica.

 


Con la “Guida per il paziente che si ricovera in ospedale” pubblicata nella G.U. della Regione Siciliana, venerdì 25 ottobre 2013, parte prima, Anno 67°, Numero 48, il Presidente Crocetta ha offeso e umiliato tutti gli infermieri italiani svilendo la loro professionalità e creando, con una norma ad hoc e profondamente illegale,l’infermiere sguattero

 

 

Tale rappresentazione non solo non è veritiera e ci allontanerà ancora di più dall’Europa, ma viola decine di norme che nella diffida inviata dal presidente dell’Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico Dott. Mauro Di Fresco sono tutte elencate e spiegate.

 

Crocetta, tra l’altro, afferma il Dott. Mauro Di Fresco: “rischia di aggravare maggiormente il debito pubblico siciliano e, conseguentemente, anche quello italiano in quanto formalizzando nella Gazzetta Ufficiale il demansionamento dell’infermiere per carenza delle figure ausiliarie deputate all’assistenza diretta dei pazienti, fornisce alle migliaia di infermieri siciliani la prova provata dello sfruttamento e, di conseguenza, la possibilità di ottenere in tribunale dei risarcimenti milionari".

 

"Le sentenze siciliane che non tarderanno ad arrivare", continua Di Fresco, "sproneranno anche il resto degli infermieri italiani perché la situazione nazionale è oramai al collasso e gli infermieri attendono solo che venga accesa la miccia per perseguire il tanto agognato risarcimento per i reiterati sfruttamenti che devono subire oramai da troppi anni, senza contare l’animosità che cova tra gli infermieri per le promesse politiche di riforma sanitaria mai attuate”.

 

Gli eventi giudiziari cadranno a cascata e coinvolgeranno anche i migliaia di medici precari che da anni vengono sfruttati. Nessun giudice potrà dare torto agli infermieri perché le leggi violate da Crocetta sono chiare, precise e stabili da oltre 50 anni e la giurisprudenza formatasi sulla materia è più che screditata. 

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