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Lavoro

Infermieri sulle Piattaforme Petrolifere: 5.000 euro al mese

di Redazione

La passione di Andrea e il coraggio di provarci

Lavorare come Infermiere sulle piattaforme petrolifere è il sogno di molti, ma non tutti hanno il coraggio di provarci. La selezione è dura, occorre conoscere benissimo l’Inglese ed essere in uno stato psico-fisico eccellente. In 12 mesi si possono guadagnare anche 60.000 euro netti. Non sempre però è tutto oro quello che luccica. Ne parliamo con chi c’è stato.

piattaforma

Gli Infermieri in piattaforma lavorano 12 ore al giorno per 21 giorni e con successivi 21 giorni di riposo

Andrea è un Infermiere, è dipendete pubblico, ha 34 anni, una moglie, due figli e da 12 anni voleva provare l’esperienza assistenziale su una piattaforma petrolifera. Nel 2013 ce l’ha fatta ed è riuscito a superare la selezione presso una nota azienda petrolifera internazionale. Ha chiesto 1 anno di aspettativa non retribuita e si è dedicato ad un’esperienza formativa unica sull’Oceano Pacifico. 12 mesi di totale dedizione al lavoro, ma anche di tanta solitudine che lo ha costretto a rivolgersi ad uno psicanalista al suo rientro in Italia.

Un piccolo comune in off-shore


Chi come Andrea ha lavorato su una piattaforma petrolifera può testimoniare che ci si può trovare di fronte ad una comunità di tecnici e professionisti che va dalle 400 alle 1000 persone. In pratica un piccolo comune a cui è necessario garantire un’assistenza sanitaria e psicologica continua. Gli Infermieri in turno solitamente sono dai 3 ai 5 (dovendo calcolare anche i periodi di riposo); stesso numero per i Medici e per gli Psicologi. Questi ultimi sono i più ricercati, in quanto spesso ci si è imbattuti in episodi di suicidio o di violenza determinati da probabili lunghi periodi vissuti in mare aperto.

Le Infermerie


“Organizzare l’assistenza sanitaria in off-shore non è come farlo in un ospedale - ci spiega Andrea - spesso gli spazi sono angusti e ci si deve organizzare per garantire sempre e comunque il massimo della risposta medica e infermieristica. Nella struttura non mancano i presidi medicali e gli strumenti minimi di indagine e intervento sulla persona; vi è una piccola, ma attrezzata farmacia, la possibilità di fare piccole indagini/rilevazioni diagnostiche (esami ematici, urine, tamponi, glicemia, saturimetria, pressione arteriosa ed altro).

kit emargenzaOgnuno di noi ha il proprio kit per l’emergenza. Non è difficile imbattersi in gente che sta male. Come si diceva prima, lavorare in una piattaforma petrolifera è come assistere gli abitanti di un piccolo comune, dove c’è il parrucchiere, il meccanico, l’ingegnere, il collega sanitario, il cuoco, l’addetto alle pulizie, l’addetto commerciale, il barista, l’elettricista, l’idraulico, i camerieri, gli operatori di gru, i sommozzatori, il bibliotecario, l’informatico, il personale amministrativo e gli addetti alla sicurezza. Tutti sono potenziali utenti dell’Infermeria e tutti possono trovarsi in difficoltà ed hanno diritto alle cure.”

Il rapporto Medico-Infermieri


Il rapporto numerico tra Medici e Infermieri solitamente è di 1 a 1, ma nei casi più particolari può essere anche 1 a 2; in tutte le Infermerie è presente anche lo Psicologo; per le emergenze si ricorre al primo soccorso in loco e all’elisoccorso.

12 ore di lavoro al giorno


Sulla piattaforma petrolifera gli Infermieri, come tutti gli altri operatori sanitari e non sanitari, lavorano mediamente per 21 giorni consecutivi, con turni di 12 ore/turno (mattina-pomeriggio, sera-notte). Dopo i 21 giorni hanno diritto a 21 giorni di riposo e possono scegliere se passarli in off-shore, in terra ferma o far ritorno nei luoghi d’origine. Tutto è regolamentato da normative internazionali in materia. Su alcune piattaforme, tuttavia, è possibile imbattersi in turni differenti: ovvero lavorare per 28 giorni di fila e aver diritto a soli 15 giorni di stacco. Anche in questo caso si lavora 12 ore al giorno su due turni.

La partenza per l’off-shore e lo stipendio


“La partenza non è stata facile, anche perché ho dovuto dimostrare di essere in perfetta forma psico-fisica e superare prove selettive assai complesse. Poi sono soggiunti i dubbi, stare un anno di fatto lontano dalla famiglia e dai figli non è facile. Alla fine mi sono convinto e ho preso l’aereo - aggiunge Andrea - tutto era spesato, compreso vitto e alloggio. Il contratto parlava di 5.000 euro netti mensili, alla fine ne ho percepiti un po’ di più, perché mi è capitato di fare degli straordinari per delle emergenze.

Il primo mese è stato terribile. La lingua corrente era l’inglese, abitavo in una cuccetta con un collega argentino. In stanza avevamo tutti i comfort, compreso doccia, servizi igienici, tv satellitare ed internet. Ma mi mancava la terra ferma e soprattutto il contatto con mia moglie e i miei figli. Poi la nostalgia ha iniziato man mano a scemare davanti alla necessità di darsi da fare e di fornire il massimo della professionalità a chi aveva bisogno di assistenza.

La mia famiglia, comunque, mi è stata vicina nei momenti di pieno sconforto, sorreggendomi nella scelta e invitandomi a non tornare se non dopo la conclusione naturale del contratto. Così ho fatto, anche se poi mi è costato quasi sei mesi di recupero per stress accumulato. L’aiuto dello psicologo di piattaforma e di quello conosciuto poi nella mia città, Milano, è stato determinante”.

La candidatura


Andrea ha contattato le compagnie petrolifere multinazionali più note e che gestiscono piattaforme in mare aperto da decenni. Tra le altre ha mandato il suo curriculum a: Chevron, Kuwait Petroleum Corporation, Qatar Petroleum, Shell, Total, PetroChina e Eni Spa.

Alla fine è stato contattato da due di esse, la Total e la Shell. Ha scelto lui stesso la seconda per le condizioni economiche più vantaggiose. Occorre avere un’età che va dai 18 ai 50 anni ed essere predisposti alle relazioni interpersonali, soprattutto perché ci si ritrova tra persone provenienti da ogni parte del mondo.

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Commenti (1)

antoperrotta

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1 commenti

Infermiere piattaforme petrolifere

#1

Salve, sono una infermiera....ma per una donna è possibile lavorare in piattaforma petrolifera? E poi solo fino a 50 anni? Perché si deve pensare che gli ultracinquantenni sono vecchi? Dove mettiamo tutta l'esperienza?